Bene. Pew pubblica una ricerca che indaga sulla solitudine degli americani. La tendenza all’aumento della solitudine dimostrata in un famoso studio di qualche anno fa sembrerebbe essersi invertita grazie ai media sociali. Si intuiva ma ogni prova va presa in considerazione. I beni relazionali non possono più essere dispersi e le persone hanno bisogno di imparare a coltivarli di nuovo. Il fatto che una ricerca osservi come i media sociali contribuiscono al recupero della dimensione relazionale è un segnale importante nel quadro del filone di pensiero collegato al tema dell’economia...
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Ted conversations
Il mitico Ted lancia il suo social network, Ted Conversations. Si postano domande, si lanciano temi di discussione, si propongono idee da sviluppare. L’interfaccia e l’ambiente che si trova nelle Ted Conversations non invita a perdere tempo: piuttosto invita ad approfondire e solidarizzare intellettualmente con gli altri. Grande esordio. Fin dalla partenza della piattaforma ci sono grandissimi interventi, da Morozov a Zuckerman a O’Reilly. Un’idea interessante: le discussioni hanno una data di scadenza. Ci sono amministratori volontari. Le regole sono molto semplici...
Lo spazio dei libri brevi sull’ebook
Una storia lunga circa 70 pagine, in un giornale sarebbe imponente e come libro appare troppo breve. Ma una storia di una settantina di pagine, venduta a un dollaro, potrebbe essere un nuovo formato molto adatto al Kindle e agli ebook. L’esempio viene dalla storia del ruolo del Pakistan nell’attentato a Mumbai di un paio d’anni fa. E’ scritta da Sebastian Rotella di ProPublica. Ha una dimensione molto ampia per il web o per un giornale. Ma è perfetta per il Kindle. E su quella piattaforma ha effettivamente trovato un grandissimo successo. Lo racconta Megan Garber sul...
Newspaper Album by Radiohead
I Radiohead lanciano il loro nuovo album. E lasciano trapelare che si tratta del primo “newspaper album”. Che cosa questo significhi è tutto da scoprire. Certo, accostare giornali e musica, al momento, appare abbastanza appropriato: ma sarà la musica a dare notizie o saranno i giornali a doversi trasformare in opere d’arte? (via DT)
Conferenza: tools of change for publishing
Gli ospiti della Toc (tools of change for publishing). E i link ai video per seguire la conferenza (in corso).
Smw: YouTube
Alla Social media week, un convegno organizzato da Google-YouTube. Ecco qualche spigolatura. Maria Ferreras, Google: “Offriamo audience: 15 milioni di utenti unici al mese, un miliardo di video visti al mese, in Italia. Offriamo business: creare ricavi per i video senza nulla togliere ai modelli di business tradizionali. Offriamo controllo: anche i video che gli utenti hanno uploadato senza permesso possono essere individuati e dotati di spot che rendono possibile monetizzarli”. Andrea Portante, Rai: “Effettivamente possiamo dire che sono stati caricati da noi 10mila...
We are the medium / reloaded
David Weinberger torna sul concetto basilare delle reti sociali: we are the medium. Nel senso che sono proprio le persone a costituire l’elemento portante del nuovo medium sociale. Il concetto è chiaro. Ma la chiosa di David è come sempre interessante: il fatto che il medium sia fatto dalle persone trasforma le notizie che trasmette in qualcosa che ha una doppia o tripla valenza. Riguarda il fatto riportato, le motivazioni di chi lo riporta e le identità di chi lo ritrasmette, lo riceve e attivamente ci fa qualcosa: il tutto diventa messaggio. La formula “Il medium è il...
I migliori siti aziendali
I migliori siti delle aziende dal punto di vista della comunicazione istituzionale e finanziaria in base ai criteri Hallvarsson & Halvarsson Webranking Awards sono online. La classifica delle aziende italiane: 1. Eni, 2. Hera, 3. Telecom Italia e poi via via tutte le altre.
Può interessare notare che quest’anno la Telecom Italia ha superato la Pirelli…
Da notare l’ottima posizione delle aziende italiane nelle prime 500 in Europa: 1. Eni, 3. Telecom Italia, 6. Unicredit.
Wikipedia, dietro le quinte
Un assaggio di discussione tra editor di Wikipedia, su Notabilia (disegno più sotto). Ma soprattutto uno studio su FirstMonday che ricostruisce i sistemi di gratificazione nel network sociale che edita la grande enciclopedia online, scritto da Daniel Ashton (School of Humanities and Cultural Industries, Bath Spa University).
Giallo Facebook Goldman (continua)
Dopo tutte le discussioni sulla quantomeno bizzarra gestione dell’investimento di Goldman Sachs in Facebook, una implicita confessione da parte della banca americana: Solo i clienti non americani potranno comprare nel mercato grigio attraverso Goldman perché “c’è stata troppa copertura mediatica” della vicenda… (via Wsj): “Goldman Sachs concluded the level of media attention might not be consistent with the proper completion of a U.S. private placement under U.S. law. [We] regret the consequences of this decision, but we believe this is the most prudent...
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