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Jeffrey Schnapp e la memoria dei media digitali

Sostiene Maurizio Ferraris che un oggetto sociale non esiste se non è documentato. E osserva che l’evento più importante di questa epoca è l’esplosione della registrazione. Ciò che davvero distingue i nuovi media è la memoria. Non per nulla le sue parole si sono incrociate benissimo con quelle di Jeffrey Schnapp, del MetaLab di Harvard, ieri alla Bocconi, con le Fondazioni Mondadori, Cariplo e Ibm, per una mattinata introdotta da Paola Dubini, director del centro ASK dell’Università Bocconi. Schnapp sta cercando di esplorare le conseguenze profonde, colte, dell’avvento...

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Tv e web: esperienza filter bubble

Esperienza filter bubble ieri al convegno sui rapporti tra tv e internet con i rappresentanti dei broadcaster italiani. Linguaggi e interessi diversi. La convergenza sarà forse tecnologica ma non è ancora culturale. Le preoccupazioni della Rai erano relative all’organizzazione interna, anche se Antonio Marano ha parlato a lungo delle iniziative della sua azienda nel mondo della rete. Gina Nieri di Mediaset ha fatto notare che i minuti passati alla tv sono ancora di un ordine di grandezza superiori ai minuti passati sui social network. E che il tema è avere una rete che rispetti il...

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Convegno Pd: internet e televisione

Carlo Rognoni e Paolo Gentiloni introducono un convegno organizzato dal Pd sulla televisione nell’epoca di internet. «Un governo italiano non può non pensare a questo tema» dice Rognoni. «I temi della concentrazione del potere e del ruolo del servizio pubblico non sono archiviati di fronte all’enorme cambiamento generato da internet» dice Gentiloni. «Ma ne sorgono di nuovi. L’allocazione più intelligente dello spettro delle frequenze. Il modello di business dei contenuti. Il copyright. La protezione dei dati». Augusto Preta conferma che il motore dell’innovazione è...

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Gamification e media ludici. Ortoleva ad Ahref

Via Stefano De Paoli: la Fondazione Ahref invita al primo seminario di “Little things for big changes: informazione – innovazione – impresa”. Il seminario di apertura dal titolo “Vederci giocare. La ludicizzazione dei media” sarà tenuto da Peppino Ortoleva, docente di Storia e teoria dei media all’università di Torino. Nel corso di questi ultimi venti-venticinque anni la presenza della ludicità, in termini di pratiche di gioco e anche in termini di metafora e di paradigma, si è venuta imponente come uno degli aspetti più visibili della società...

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Per i centri media cresce la pubblicità online

Sul Sole di carta, notizie sulla pubblicità online. In un contesto di riduzione generale degli investimenti, anche quest’anno la pubblicità online dovrebbe crescere del 10-15%, rispetto agli 1,2 miliardi del 2011. Tra questi, il 5-6% sul totale, dovrebbe andare ai “social”, se così si possono definire Facebook e YouTube.

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Le apps che si prendono la nostra rubrica del telefono

Dopo il caso Path sono emersi altri casi analoghi. Si scopre che le apps hanno accesso a una quantità di dati che si trovano nel telefono. Alcune li usano senza dirlo agli utenti. Altre lo dicono in modo un po’ sibillino. Altre lo dicono esplicitamente.
Twitter registra le rubriche quando l’utente accetta di toccare il tasto che invita a cercare amici. Facebook pare piuttosto trasparente. Foursquare, accusata di fare come Path, assicura che non è vero.
Le analisi sono su:The VergeVentureBeatLaTimes

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Quanti altri casi Path?

Giorgio Fontana segnala nei commenti a questo blog: commentando il caso Path, che ha registrato i contatti degli utenti senza dirlo per poi scusarsi, Nick Bilton, su Bits del New York Times, osserva che comincia a essere troppo facile per le aziende che sbagliano. Chiedono scusa e tutti le perdonano subito. Scrive Bilton: It seems the management philosophy of “ask for forgiveness, not permission” is becoming the “industry best practice.” Questo però può aprire a una generalizzazione dei problemi. Tra l’altro, Chris Dixon, un investitore, dice che probabilmente la...

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Path: service ha risposto

Path registrava senza dirlo la rubrica del cellulare dei suoi clienti. Qualcuno se n’è accorto. Path ha ammesso l’errore e ha chiesto scusa. Noi utenti, nel frattempo, abbiamo scritto a service@path.com chiedendo che i nostri dati fossero cancellati. La mail di protesta è partita l’8 febbraio. La risposta è arrivata il 12 febbraio: Hi Luca, Thank you for getting in touch with us and I sincerely apologize for our delay in responding to you! You have been heard and as a result, as of Wednesday (February 8), we’ve deleted the entire collection of user uploaded...

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La forza informativa dei legami deboli

Eytan Bakshy ha scritto un articolo molto interessante sulla forza dei legami deboli nell’ambito dell’informazione che circola su Facebook. Ovviamente cita l’articolo di Mark Granovetter. In pratica dice che le probabilità di considerare con attenzione un’informazione trovata su Facebook grazie a un legame debole sono più alte delle probabilità di considerare con attenzione un’informazione segnalata da un legame forte (una persona con cui interagiamo costantemente). La conclusione però mi pare azzardata: secondo Bakshy la sua scoperta dovrebbe ridurre le...

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Groupon registra perdite: consumatori stanchi, risparmiatori preoccupati

Groupon registra perdite inattese nel trimestre trascorso e si scusa dicendo che ha dovuto pagare più tasse del previsto all’estero, dove si sta espandendo velocemente (Bloomberg). In effetti, le tasse sono un costo tutt’altro che inatteso, anche se gli analisti non se lo aspettavano. Il capo di Groupon, Andrew Mason, è noto per mettere in giro voci strambe sulla sua vita (Inc.). Probabilmente, la stanchezza dei consumatori e le loro difficoltà economiche possono essere considerate una possibile causa delle difficoltà di Groupon. Al di là di queste difficoltà, la strada aperta da...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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