Secondo i dati di Vincos, 10 milioni di italiani si collegano ogni giorno in mobilità a Facebook. Erano molti meno ad aprile. Più in generale, Vincos osserva una nuova accelerazione di Facebook in Italia. Gli accessi sarebbero ora 24 milioni al mese, con 17 milioni di persone collegate quotidianamente. Ogni giorno 9 milioni di italiani vanno a scuola. Ci passano più tempo che su Fb naturalmente. Ma probabilmente molti di loro sono le stesse persone che usano assiduamente Facebook. Il collegamento tra i media digitali e la scuola è nei fatti. È tempo che l’insegnamento si adegui...
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Informazioni digitali, economia analogica
Martin Hilbert di Annenberg ha calcolato quanta informazione viene registrata in formato digitale e quanta in analogico. Il suo studio offre un’immagine palpabile della trasformazione avvenuta nel corso dei primi dieci anni del nuovo millennio. Nel 2000 il 75% dell’informazione era immagazzinata in formato analogico. Nel 2013 questa percentuale è crollata al 2%. (È citato da Viktor Mayer-Schönberger e Kenneth Cukier in Big Data, libro di imminente pubblicazione per Garzanti). Dal punto di vista economico, peraltro, la quota di fatturato delle informazioni vendute in modo analogico...
Dedicato al marketing: una summa di spunti per guardare avanti
Steven van Belleghem è un autore ordinato e divertente che si occupa di quello che i “mercati” diventano quando ci rendiamo conto che sono “conversazioni”. In queste slide ha raccolto una vera e propria summa di spunti per aiutare le persone che si occupano di marketingi a guardare avanti. Da affrontare con un po’ di calma: sono 111 slide.
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Get ready for Marketing 2020 from steven van belleghem
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Non sono gli avvocati a salvare i giornali. Gli editori e Google. Giua, Barron, Ingram… #Ijf13
Google è amico o nemico degli editori? I casi della Francia e del Belgio, la lunga gestazione di nuove norme in Germania, una critica latente in molti altri paesi d’Europa dimostrano che gli editori sentono che sta succedendo qualcosa di sbagliato. Ma quando si passa dalla vaga sensazione all’analisi, le critiche si stemperano e sbiadiscono, lasciando però insoddisfazione e preoccupazione: perché da un lato pensano che Google faccia soldi sfruttando i contenuti pagati dagli editori e che dunque debba restituire qualcosa; dall’altro lato si rendono conto che Google porta una...
Rete Telecom Italia: la separazione ha senso indipendentemente dall’entrata di H3G
La rete Telecom Italia è una ricchezza di enorme valore. Non solo per il valore finanziario, ma anche perché serve ad abilitare lo sviluppo dell’internet libera e neutrale della quale il paese ha enorme bisogno. La sua separazione dalla Telecom Italia ha senso da molto tempo. Ma questa idea non era presa in considerazione fino a poco tempo fa e anzi criticata come un vero e proprio attentato all’indipendenza strategica dell’azienda. Il fatto che adesso venga invece concessa alla discussione l’ipotesi di realizzare la separazione della rete in concomitanza con il...
La dieta mediatica
Ha davvero ragione Luca Conti a lavorare con attenzione alla sua dieta mediatica. Imbottiti di messaggi, dalla mail ai social network, dai giornali ai libri, da Whatsapp a Instagram, da YouTube a TED e, nonostante tutto, ancora alla televisione, gli occidentali rischiano di fare indigestione. Nella molteplicità delle durate del tempo sociale, il primo rischio è di stare sempre sul brevissimo termine e l’effimero ma curiosamente interessante. Ciò che riguarda i frame interpretativi rischia di passare sottotraccia. Per non parlare di ciò che riguarda la lunga durata. Eppure, una sana...
La scuola può essere cambiata
In Italia, 9 milioni di persone vanno a scuola ogni giorno. E’ una parte enorme della società. Con il suo funzionamento influenza in modo diretto le vite di milioni di famiglie. In modo indiretto influenza milioni di imprese, enti pubblici, organizzazioni non profit. E’ collegata al successo potenziale del sistema dell’informazione, dell’università, della ricerca. Quindi è un sistema fondamentale per lo sviluppo e la democrazia. Ma non riesce a influenzare l’agenda del paese. Non abbastanza, non in proporzione alla sua importanza. Gli interessi che la mantengono...
Javier Celaya. Autori, editori, pubblico
Secondo una ricerca presentata da AtKearney a IfBookThen i libri scritti e venduti dagli autori senza passare da un editore ma contando solo sulle piattaforme digitali sono entrati nella classifica dei 100 titoli più venduti solo nel 2011. Ma sono arrivati successivamente a occupare tra il 14% e il 26% dei posti in quella classifica, con una perdita per gli editori di 70-120 milioni di dollari solo nel 2011.
Qui sotto un intervento di Javier Celaya dopo una “long form question”.
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Essere e condividere
Andrea Contino cita un pezzo di Callie Schweitzer, su Medium, e commenta. Siamo ciò che condividiamo. Il problema nasce dall’esperienza e da un dubbio eterno: quanto sono autentiche le persone che si presentano online? Quanto i loro racconti autobiografici sono coerenti, integri, sinceri? Quanto sono frenate e inibite nel caso debbano affrontare temi che coinvolgono il loro vero nome? Tema eterno. Sul quale ciascuno risponde come sa. Antoine Compagnon, professore di letteratura al Collège de France, ha dedicato un corso all’autobiografia: il podcast è online ed è un godimento...
I bambini nel mondo degli smartphone e tablet
Come ogni cosa nuova nel mondo dei media, anche i tablet e gli smartphone sono entrati nello spazio dell’inquietudine. Ma più di ogni altro mezzo di comunicazione sono stati adottati velocemente nelle società affluenti. E poiché coinvolgono profondamente le dinamiche cognitive, qualcuno si preoccupa delle loro conseguenze educative. Non abbiamo per ora molti riscontri empirici. Hanna Rosin ha scritto in proposito un pezzo da leggere per The Atlantic. Il potere di coinvolgimento degli schermi touch è enorme. Il cervello si estende con questi strumenti utilizzando le mani e dunque...
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