Ci si stanca di sentir ripetere sempre le stesse cose. E della questione di quanto sia importante la forma assunta dal sistema dell’informazione, televisivo e non, si è parlato molto in Italia. Sarebbe un grave errore pensare che tutto dipenda da quello. Con lo stesso sistema delle televisioni, negli ultimi quindici anni, ci sono state elezioni vinte da chi le controllava e ci sono state elezioni vinte da chi non le controllava. È piuttosto chiaro che contano molto di più le relazioni sociali, i ceti, le reti di potere, le reti territoriali… Ma non ha senso neppure dire che...
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Sostiene Schiavone
«Avvertiamo così che, insieme al futuro, stiamo perdendo il passato, e con lui, il senso della storia. (…). Il presente rimane indistintamente solo, fermo in se stesso, avvolto nell’ombra, prigioniero di un doppio scacco cognitivo: verso il suo prima e verso il suo dopo. E una mancanza determina l’altra, questa è la verità: perduto il passato, si smarrisce anche la prospettiva del rapporto fra presente e futuro». (Aldo Schiavone, Storia e destino, Einaudi, 2007, p.8).
Paul Veyne e Costantino
Non passa giorno che non emerga una questione importante per la convivenza civile che attiene alle relazioni tra lo Stato italiano e il Vaticano. Riflettere su queste relazioni significa anche discutere la storia dei concetti fondamentali che sottendono al confronto tra Stato e Chiesa. Per questo vale la pena di leggere: Paul Veyne, Quando l’Europa è diventata cristiana (312-394), Costantino, la conversione, l’impero, Garzanti. Storico e archeologo della Roma antica, Paul Veyne racconta una sintesi delle convinzioni che si è formato indagando intorno al ruolo di Costantino...
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