Mi segnalano che nel database dei librai il libro in uscita per 6 aprile è ancora quello provvisorio (“Il giornale non è la sua carta”). Il titolo giusto è “Cambiare pagina”…
Comunque c’è tempo per una correzione… Speriamo…
Mi segnalano che nel database dei librai il libro in uscita per 6 aprile è ancora quello provvisorio (“Il giornale non è la sua carta”). Il titolo giusto è “Cambiare pagina”…
Comunque c’è tempo per una correzione… Speriamo…
Vista la quantità di competenti e gentilissimi interventi sul post di ieri, riporto qui sotto la copertina del libro: forse può servire a chi voglia fare la sua versione del video… C’è tempo: esce il 6 aprile… 🙂
Se uno dovesse presentare in fretta un lavoro e fosse bravo potrebbe fare un piccolo video. Se uno non fosse bravo potrebbe farne tre. Nella speranza che qualcuno lo aiuti a farne un quarto un po’ più bello… Quale tra questi tre va buttato via assolutamente? E ce n’è per caso uno che si potrebbe salvare?
1Siamo le nostre storie
2 Ma lei ha provato?
3 Macchina automatica per cambiare pagina
Lo so che siamo lontani dall’accettabile… Ma per trovare altre idee c’è tempo fino al 6 aprile: quel giorno esce il libro…
Finita da poco la presentazione del libro di Jay Elliot, con Jay Elliot. L’assistente di Steve Jobs nella prima parte degli anni Ottanta ha appena scritto un libro (tradotto da Hoepli) che vale davvero la pena di leggere. E alla Fnac c’era la sala piena per abbeverarsi all’esperienza di una persona che ha lavorato a stretto contatto con il mito. E non c’è stata delusione. Anzi, la fila di quelli che volevano farsi firmare il libro era lunghissima. Perché tutti vorrebbero lavorare – come ha fatto Elliot – in un’azienda capace di tirare fuori il meglio...
A valle della sentenza americana sull’impresa di Google nei libri, un commento sul Sole. L’idea di Arrow è quella di rendere facile e il più possibile “automatico” il collegamento tra i titoli dei libri e l’attribuzione dei diritti d’autore. Questo è un passaggio intelligente, perché elimina una obiezione forte, al sistema della tutela del copyright: quella secondo la quale la tecnologia va troppo veloce per stare dietro alla burocrazia con la quale si protegge una vecchia legge. Ora in effetti la tecnologia consente di accelerare la tutela del copyright a...
Martha Nussbaum scrive un libro coinvolgente, un libro di lotta per la salvaguardia e l’approfondimento della cultura pubblica: cioè per la cultura dei cittadini, per il sapere comune di chi convive nello stesso territorio, per l’educazione alla convivenza civile e democratica. La democrazia non si fa soltanto contando le teste che votano, ma anche e soprattutto coltivando la loro capacità di informarsi, di giudicare le idee, di comprendere le istituzioni. Si tratta di fare manutenzione e miglioramento di quello spazio delle idee condivise da tutti, quelle che riguardano il metodo...
Leggendo per qualche tempo sul Kindle ti accorgi che non tutto è come prima. Il testo si legge magnificamente, l’oggetto si tiene in mano molto comodamente, la ricerca delle sottolineature è fantastica. L’esperienza però non è tutta qui. Mancano gli intoppi pratici della lettura sulla carta, manca la difficoltà di ritrovare un passo che avevi letto e ricordi vagamente, manca la differente consistenza dei libri, manca il colore della copertina. Manca il gesto di sfogliare, un po’ diverso per ogni libro. E questo ha conseguenze sulla memoria. Sul Kindle, o su un ereader, ogni...
Una storia lunga circa 70 pagine, in un giornale sarebbe imponente e come libro appare troppo breve. Ma una storia di una settantina di pagine, venduta a un dollaro, potrebbe essere un nuovo formato molto adatto al Kindle e agli ebook. L’esempio viene dalla storia del ruolo del Pakistan nell’attentato a Mumbai di un paio d’anni fa. E’ scritta da Sebastian Rotella di ProPublica. Ha una dimensione molto ampia per il web o per un giornale. Ma è perfetta per il Kindle. E su quella piattaforma ha effettivamente trovato un grandissimo successo. Lo racconta Megan Garber sul...
Alva Noë. Sulla scorta delle nuove opportunità tecnologiche che consentono di leggere l’attività cerebrale come mai in precedenza si era sognato di poter fare, la teoria della coscienza è stata investita dalla sperimentazione neuroscientifica. La domanda “chi siamo?” è riformulata nella domanda “come funzioniamo?”. Questo ha alimentato una quantità di aspettative e curiosità. Ma ha messo sotto stress l’equilibrio tra pratica di laboratorio e coerenza teorica. La generazione di ipotesi interpretative va alimentata – ovviamente – non solo...
Alla Nec – il gigante giapponese dell’elettronica – fecero una scoperta sconvolgente, qualche anno fa. In Cina c’era un’azienda che si faceva chiamare Nec, che produceva prodotti Nec, che faceva contratti con la carta intestata della Nec e rilasciava garanzie ai consumatori uguali a quelle della Nec: era una vera e propria Nec parallela, che operava in una dozzina di paesi del mondo, che assumeva personale legalmente a nome della Nec. La contraffazione aveva fatto un salto di qualità: non erano stati copiati i prodotti, era stata contraffatta un’intera...
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