Chi comanda, oggi, nel mondo? La domanda nasce dalla lettura del grande libro di Martin Daumont: “Il governo economico del mondo” (Mondadori 2024, v.o. 2023). È un grande libro sulla storia della politica economica dell’Occidente dal 1933 al 2023. Dalla depressione risolta con l’intervento pubblico nell’economia alla destrutturazione della politica decisa in base all’ideologia neoliberista: con uno sguardo alla prospettiva che ora si apre, con la crescita dei giganti asiatici, Cina, India e Indonesia, la fine dell’egemonia occidentale e la dissoluzione del neoliberismo. E appunto in questa...
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Parliamo di futuri/3 – Non si difende il futuro per ottimismo
Questo è il terzo di una serie di post sul futuro. Un’esplorazione che riguarda quattro generi di questioni: perché pensare il futuro? come leggere il futuro nel presente? che cosa ci impedisce di lavorare sul futuro in modo libero da preconcetti? che cosa possiamo fare per favorire un futuro preferibile? Genere 3 – Liberare il futuro dai preconcetti Il futuro non è scritto. Anche perché il futuro non esiste, non è mai esistito. Ci sono però i nostri pensieri e le nostre azioni, con le loro conseguenze. Un classico modo per leggere le conseguenze è quello di credere a una narrativa. Che...
Parliamo di futuri/2 – Technopolitique. Asma Mhalla. BigTech e BigState. Il futuro del potere
Questo è il secondo di una serie di post sul futuro. Un’esplorazione che riguarda quattro generi di questioni: perché pensare il futuro? come leggere il futuro nel presente? che cosa ci impedisce di lavorare sul futuro in modo libero da preconcetti? che cosa possiamo fare per favorire un futuro preferibile? Genere 2 – Come leggere il futuro nel presente? Asma Mhalla è una straordinaria ricercatrice al Laboratoire d’Antropologie Politique de l’École des Hautes Études en Sciences Sociales. Leggere il suo libro, “Technopolitique. Comment la technologie fait de nous des...
Parliamo del nostro futuro
Questo è il primo di una serie di post sul futuro. Un’esplorazione che riguarda quattro generi di questioni: perché pensare il futuro? come leggere il futuro nel presente? che cosa ci impedisce di lavorare sul futuro in modo libero da preconcetti? che cosa possiamo fare per favorire un futuro preferibile? Genere 1 – Perché pensare il futuro? Le persone che parlano poco del futuro, solitamente, lo fanno per due motivi principali. Alcuni evitano di fare previsioni per paura di essere smentiti dai fatti, mentre altri si concentrano su questioni percepite come più urgenti, ignorando...
Liberazione e futuro
Prevedere il futuro è un atto di potere. Immaginare futuri alternativi è un atto di liberazione.
In questi ultimi mesi ho fatto meno articoli su questo blog del solito. E ho rimandato la pubblicazione di nuovi numeri della newsletter “Media Ecology”. Anche perché mi sono dedicato a un libro. Si chiama “Apologia del futuro”. Uscirà tra poche settimane. E comincia con le parole che ho riportato qui sopra.
Buon lavoro a chi studia alla Luiss per l’esame di “Storia del futuro”. E buona giornata a tutti.
Narrazione contro informazione? Byung-chul Han e la crisi dell’incanto come problema politico
Narrazione La nozione di “narrazione” è interpretata in tanti modi diversi, ma quando è presa sul serio è sempre considerata un elemento essenziale dell’evoluzione degli umani. La narrazione è una struttura culturale che ordina la conoscenza nella linea del tempo. È una soluzione cerebrale che facilita la comprensione dei fatti della vita che altrimenti sarebbero un’infinita sequela di “fotografie istantanee”. È una tecnica di manipolazione delle coscienze. È il fondamento della comunità. Quando si accompagna armonicamente con l’esperienza concreta...
I media dopo le masse. Ma anche dopo la parcellizzazione sociale
Se si cerca su Google Ngram il numero di citazioni della parola “masse” (o anche il singolare “massa”) nei libri in italiano si vedono due picchi: il primo avviene tra gli anni Venti e il 1945, il secondo tra il 1960 e il 1980. Poi queste parole tendono a scomparire. Con queste parole tende a scomparire anche l’importanza delle masse nel dibattito, probabilmente. Così come scompare progressivamente l’importanza dei media di comunicazione di massa. La televisione generalista è l’ex regina dei media, resiste nelle generazioni più anziane. I giornali sono letti drasticamente meno che vent’anni...
La comunicazione imperfetta. Gabriele Balbi e Peppino Ortoleva da leggere
Gabriele Balbi e Peppino Ortoleva hanno scritto “La comunicazione imperfetta. Ostacoli, equivoci, adattamenti” (Einaudi 2023). Chi lo legge ci trova un bellissimo regalo intellettuale che arricchisce il dibattito sulla comunicazione con una dimensione indispensabile e spesso dimenticata. A partire dall’osservazione, spesso abbondantemente dimenticata, secondo la quale la comunicazione molto spesso non funziona. In un periodo storico nel quale i temi della disinformazione, dell’information overload, della banalizzazione della conoscenza si avvicendano sul palcoscenico...
Libro. David J. Chalmers, Più realtà. I mondi virtuali e i problemi della filosofia
Questa non è una recensione del magnifico libro di David J. Chalmers, “Più realtà. I mondi virtuali e i problemi della filosofia”, Raffaello Cortina Editore 2023 (v.o. 2022). Questi sono appunti su quello che il libro evoca: la possibilità di porre domande filosofiche sulla tecnologia e di usare la tecnologia per rispondere a domande filosofiche. Per chiarire di che cosa parla quando si riferisce alla tecnologia, vale la pena di ricordare che Chalmers inizia raccontando dei suoi primi rapporti con il computer e sviluppa il concetto spiegando le sue storie con i videogiochi e le...
Libro. Nils Melzer: Il processo a Julian Assange
Nils Melzer ha scritto un libro che va letto: “Il processo a Julian Assange”. È stato pubblicato in Italia da Fazi Editore nell’aprile del 2023. La versione originale è del 2021. La vicenda riguarda una storia giudiziaria durata almeno una dozzina d’anni, quella del fondatore di Wikileaks. È una storia che serve a comprendere come l’Occidente stia tentando di ridefinire l’equilibrio tra il diritto dei cittadini a essere informati e la libertà d’azione degli stati nella difesa della sicurezza nazionale. E per l’Europa che purtroppo si trova da un anno a fronteggiare una guerra sul suo...
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