Alessandro Mendini cura l’exibition BLA BLA organizzata dai Milan Makers con la partecipazione di Recession Design con oggetti – tra gli altri – di Andrea Branzi, Aldo Cibic, Michele de Lucchi e Alessandro Mendini.
innovazione
Aldo Cibic. Freedom Room
Un ascensore non è una nuova piattaforma di social networking. La gente si guarda la punta dei piedi, scruta il soffitto, guarda nel vuoto, tutto pur di non dover parlare con gli altri che eventualmente prendono la stessa corsa (battuta di David Weinberger). Ma una stanza, un’abitazione, un luogo può essere disegnato per essere più amichevole. Freedom Room si presenta come “un modulo abitativo essenziale a basso costo pensato con i detenuti e prodotto in carcere”. Che potrebbe diventare una piattaforma leggera per vivere e socializzare. Sarà mostrato alla Triennale di...
Jack Dorsey a 60 minutes. Come un simpatico introverso può riuscire a farsi conoscere
Jack Dorsey si lascia intervistare da Lara Logan di 60 minutes. Jack Dorsey appare schivo e riservato, ben poco propenso ad imporre aggressivamente il suo punto di vista. Piuttosto preferisce fare. E in effetti ha fatto. Già programmatore, è diventato imprenditore contribuendo a progettare e in parte scrivere il primo codice che è servito a costruire Twitter, usato nel 2012 da mezzo miliardo di persone per scambiarsi messaggi di 140 caratteri: circa 340 milioni di messaggi al giorno. Il programma è bello. Ritrova una persona solitaria che ama sognare, pensare, immaginare. Sembra volersi...
Le Laboratoire di David Edwards. Visione e verifica
A valle dei grandi centri di ricerca o dei mondi delle startup, insomma a valle dei posti dove si coltivano visioni e prototipi, ci potrebbero essere dei laboratori dove verificare le idee emerse dalla ricerca proponendole alle persone che poi le dovrebbero adottare. Laboratori-botteghe-negozi che facciano da ponte tra la ricerca e il mercato. Dove mostrare i prototipi più avanzati e vedere l’effetto che fanno. È il compito che si è assunto David Edwards con il suo Le Laboratoire a Parigi (via Cool Hunting). [hang2column width=”630″] Cool Hunting Capsule Video: David Edwards...
Bilancio partecipato. Promemoria: Capannori dimostra che si può amministrare bene
C’è un comune, Capannori, che ha soldi in tesoreria, che ha cura dei beni comuni, che arriva al 90% di raccolta differenziata e innova per riuscirci, che fa il bilancio partecipativo, che guadagna con i servizi e aumenta la spesa sociale, che ha una strategia di qualità della vita, che amministra in digitale. Di Capannori si deve parlare di più perché offre una prospettiva e dimostra che una buona amministrazione è possibile e genera ricchezza. Questo qui sotto è un servizio di Report che vale la pena di ricordare. La rete, il bilancio partecipativo, l’ambiente: sono futuro...
Smart city. Smart citizenship
La dimensione “tecnologica” delle smart city si accompagna alla dimensione “costituzionale” della smart citizenship. La città intelligente non emerge senza una riflessione sulla cittadinanza intelligente. E anzi, i due aspetti potrebbero finire con l’essere profondamente connessi. Il codice del software che costituisce la materia fondamentale della tecnologia delle smart city può incorporare il codice di comportamento della cittadinanza intelligente nel caso che la progettazione delle nuove città non si limiti a considerare i temi dell’efficienza dei...
Tim Berners-Lee: libertà di innovazione, netneutrality e internet mobile
La netneutrality, intesa come garanzia della neutralità della tecnologia della rete nei confronti dei contenuti e dei servizi che possono svilupparsi su internet, è un codice costitutivo fondamentale di internet. Se gli operatori di rete non possono discriminare sui contenuti o sui servizi che girano in rete, l’innovazione anche più sfidante può svilupparsi. Altrimenti si formano vincoli all’innovazione legati agli interessi degli operatori stessi. La netneutrality è di solito garantita sulla rete fissa e sulle sue estensioni in wifi. Non lo è sulla rete mobile. Gli operatori...
Un’italiana che fa eye-tracking
Visto che se ne parla, da Samsung a uMoove, vale la pena di segnalare che in Italia si occupa di eye-tracking la SrLabs. E ha appena sviluppato il PoliFX, un totem che si comanda con gli occhi: «Da oggi è disponibile un nuovo strumento display, pensato per il mondo Retail e dell’Infotainment, basato sulla tecnologia Eye Tracking, che permette alle persone di interagire con la macchina utilizzando lo sguardo. PoliFX è un’unità in grado di rivelare la presenza di una persona entro una certa area, identificarne sesso, età, perfino l’umore e di parlarle, coinvolgendola in...
Visione: guidare le applicazioni con lo sguardo
La visione è chiara. I cellulari e i tablet hanno una fotocamera che guarda negli occhi gli utilizzatori. Viene usata di solito soltanto nei casi in cui ci si voglia autofotografare oppure quando si fanno delle videochiamate. Ma la fotocamera può fare molto di più. Per esempio, può inviare segnali al computer sulla posizione degli occhi e della faccia dell’utente. Da tempo si discuteva di questa possibilità, anche per la navigazione delle apps. E si sperava di usarla per la Vita Nòva, per esempio. Il tempo di questa possibilità si avvicina. Alla Samsung stanno per introdurre un nuovo...
Google Glass. L’occhialeria italiana ci pensa?
Google Glass avanza. Il progetto si pone grandi problemi di design del software e prova soluzioni a getto continuo (Verge). Ma ci sono anche temi di design dello hardware. E poiché tra i più bravi costruttori di occhiali ci sono anche gli italiani, sorge spontanea una domanda: ci stanno pensando?
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