Alcuni prestigiosi sviluppatori che lavoravano per la piattaforma iPhone-AppStore stanno abbandonando, perché non sopportano più le procedure di controllo del software messe in atto dalla Apple. Già qualche giorno fa aveva abbandonato Joe Hewitt, l’autore della app di Facebook. Ma i casi si moltiplicano, come segnala ArsTechnica. Un ecosistema troppo centralizzato non funziona. Non solo perché è inefficiente e rallenta il processo in un settore che ha enorme bisogno di velocità di azione e di feedback, tanto che per migliorare la performance la Apple ha introdotto alcuni livelli di...
innovazione
800 milioni ritrovati
Dice il ministro Brunetta che gli 800 milioni per la banda larga saranno almeno in parte sbloccati entro dicembre. Anche perché la banda larga è necessaria per il miglioramento dei servizi della pubblica amministrazione e per la firma digitale.
I siti più veloci saranno meglio valutati su Google
Mentre Google lavora a rendere più veloci i siti web con un software da browser e server in preparazione, Matt Cutts di Google dice a Webpronews che la velocità dei siti potrebbe presto diventare una variabile che ne determina il ranking. Quindi i siti più veloci andranno più in alto nelle risposte del motore di ricerca più importante del mondo. E probabilmente saranno più veloci quelli che si troveranno su server migliorati con software del tipo di quello che sta facendo Google, oppure quelli con la migliore banda di connessione. Potrebbe essere un meccanismo selettivo abbastanza...
Google allarga la banda via software
Un annuncio tutto da studiare. Google ha rilasciato la prima versione di un suo software sperimentale che vuole accelerare internet del doppio. È, dice, un miglioramento del protocollo fondamentale del web. Il software è proposto agli sviluppatori per una valutazione. Alimenterà dibattiti, speranze, dubbi, timori e, forse, innovazioni. Whitepaper da studiare.
Facebook e Apple: controllo e rete
Joe Hewitt, la persona che ha sviluppato la applicazione Facebook per l’iPhone, lascia il progetto perché ritiene che siano troppo stringenti e “tirannici” i controlli svolti dalla Apple sul software che viene rilasciato sull’App Store. Quello che è interessante è la motivazione. Sottolinea la libertà di sviluppo sul web, ammette che la Apple possa fare quello che vuole sulla sua piattaforma, ma insomma non ne può più di doversi confrontare con i controllori della Mela. E decide di tornare a sviluppare per il web. Il fatto che una piattaforma...
Anche l’università
Anche l’università sta subendo gli effetti dell’innovazione nelle comunicazioni attivata da internet. E anche l’università cerca di adattarsi. Non pare che le università online abbiano per ora raggiunto il grado di affidabilità completo delle normali università. Anche perché l’università non è una scuola difficile: è un centro di ricerca e formazione, nel quale le due componenti sono connesse. Difficile anche che i corsi abbreviati, facilitati, possano avere un effetto fondamentale sulla qualità dell’università (il caso degli mba accorciati e la discussione in...
iPhone v. Blackberry
Una ricerca dimostra che la quota di mercato dell’iPhone sta crescendo, riducendo le distanze dal Blackberry. Secondo Tùav, anche nel settore professionale, l’iPhone non è più visto come un giocattolo rispetto al prodotto della Rim.
David Lane e l’innovazione della specie
David Lane è l’unico che conosco nel gruppo degli autori del nuovo libro: “Complexity Perspectives in Innovation and Social Change”. David Lane lavora al Department of Social, Cognitive and Quantitative Sciences, University of Modena and Reggio Emilia. Il libro è notevolissimo. In sintesi, dicono gli autori, “Two conclusions stand out from the project. Firstly that innovation and invention have, in a sense, been among the stepchildren of modern research, whether in the social sciences or in the humanities, and secondly that the role of innovation in urban dynamics is...
HD voice?
A quanto pare esiste il concetto di high-definition voice. Ma esiste anche la realtà? Non tutti risponderebbero positivamente.
Steve Cohen, Berkeley
Steve Cohen, economista a Berkeley, a villa Manin per un convegno dell’Ocse. Dice: “Gli Stati Uniti hanno ristrutturato le loro economia. Si sono conventrati sulla produzione e il packaging del debito. E sono il massimo debitore del mondo. È un problema per loro e per il mondo. La sola strada per cambiare la situazione è crrscere nell’innovazione reale. Il che significa capire come funziona. E ormai ci è chiaro che l’innovazione viene dall’imprenditorialità che punta su nuove idee. Sappiamo che l’imprenditorialità innovativa si manifesta in cluster e...
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