VeniceSessions, dunque. Si comincia con una riduzione del libro di Daniel Glattauer, “Le ho mai raccontato del vento del Nord”. La regia è di Daniele Abbado. L’attrice è Giovanna Bozzolo. Musica: Maurizio Martuscello, effetti visivi: Enzo Varriale, produzione Roma-Europa: FAbrizio Grifasi e Monique Veaute. Una storia stupita: due persone che si scambiano mail, entrambe...
Autore - Luca De Biase
Un’educazione sentimentale poteva forse apparire un tempo congegnata in modo da aiutare ciascuno a vivere intensamente i caratteri speciali della sua età. Giovani che esplorano, adulti che maturano e si prendono la responsabilità, anziani che esprimono una saggezza acquisita anche a prezzo di grandi errori. Ma una generalizzata abolizione dell’educazione sentimentale istituzionale...
Da Roma dove ho partecipato a un forum sulla collaborazione tra Cina e Italia in materia di innovazione. Verso la prossima Venice Session.
Tema: l’educazione sentimentale all’epoca di internet. Di questi tempi, verrebbe da commentare parafrasando Gandhi: “Educazione sentimentale? Sarebbe una buona idea…”. Insomma: a domani, tutto il giorno in streaming..
Oltre diecimila persone hanno scaricato la Vita Nòva! Evviva! grazie…
Thanks to Edge for linking this blog!
John Brockman è uno scopritore di talenti intellettuali. La sua storia è quella di un leader nel settore più straordinariamente umile e importante dell’evoluzione culturale: tra i Digerati lui era “the Connector”. L’ho visto ieri con Steward Brand e con Clay Shirky. Due mostri sacri del pensiero innovativo americano. Lui che ha contribuito chiaramente al loro successo è...
Steward Brand presenta il suo sesto libro, Una cura per la Terra, Manifesto di un ecopragmatista (Codice Edizioni), alla Feltrinelli di piazza Piemonte, a Milano, alle 18.30. Brand è un pioniere. Ha fatto The Whole Earth Catalog (un www su carta, diceva Steve Jobs), The Well (una community del 1985 che lanciò online i dibattiti più profondi della sua epoca), The long now (l’idea della...
La vicenda di Storify va seguita perché si tratta di un tentativo di generare forme di senso a partire dall’apparentemente informe generazione di atomi informativi che ribolle nei social network (via Journalism.co.uk)
A proposito: se per caso passi di qui e hai ricevuto l’accesso, potresti raccontarci qualche impressione nei commenti?
È una visione e un progetto in corso. Soylent, tra Mit e Microsoft, è il crowdsourcing dell’editing. Accorciare un testo, controllare la grammatica, cambiare i tempi dei verbi, per esempio, dal passato al presente storico, sono attività che si possono affidare mentre si scrive a un sistema controllato di collaboratori online. O così ritengono gli ideatori (via Nieman). Vedremo. Ma il testo...
I siti dei giornali sono visitati nella maggior parte dei casi per vedere le pagine che raccolgono i titoli. Una frazione abbastanza piccola di quei titoli induce davvero a cliccare per leggere l’articolo. Se poi per leggere gli articoli si deve pagare, il numero di clic sui titoli diventa ancora più piccolo. Quindi chiudere dietro un pay wall gli articoli ma non i titoli significa ridurre...


