Jonathan Schwartz scrive un pezzo interessantissimo e divertente sulle controversie sui brevetti delle quali è stato testimone alla Sun. Racconta di quando Steve Jobs è andato a minacciarlo di una causa per un’interfaccia della Sun che riteneva fosse copiata dallo stile Apple. E ha ricevuto come risposta una velata minaccia opposta sui brevetti Sun contenuti nel sistema operativo Apple. Racconta di quando Bill Gates e Steve Ballmer sono andati a minacciarlo per i brevetti Office contenuti in OpenOffice e hanno ricevuto come risposta una velata minaccia opposta sui brevetti Sun contenuti in .Net.
I brevetti nel software funzionano per le grandi aziende come attacco e difesa. Ma non aiutano molto i piccoli innovatori veri.
Se ne era parlato pochi giorni fa.
Ed erano arrivati due contributi:
Ciao,
il prossimo Minisymposium organizzato dalla EMBL-EBI Science and society verterà su questo.
Si terrà a Cambridge il 19th Marzo, ma sarà anche possibile seguirlo in streaming qui:
http://www.ebi.ac.uk/Information/events/whoownsscience/index.html
Un
caso innovativo, tutto italiano, è la GUNA. Società leader nei farmaci
omeopatici. Ha scelto un modello di ricerca e sviluppo “No Patent –
open source”. Ha cioè eliminato tutte le procedure di protezione
brevettuale di prodotti e processi industriali, mettendo a disposizione
del mercato le proprie ricerche “copyleft” (circolazione gratuita e
senza necessità di preventiva autorizzazione, purché con citazione
della fonte).
Come cita la lettera del Presidente di GUNA “…Noi interpretiamo la
logica brevettuale come una pesante zavorra, che blocca il naturale
impulso dinamico allo sviluppo delle nuove conoscenze. Il terzo
millennio ci pone dinnanzi nuove ambiziose sfide: sarà possibile
sperare di vincerle solo basando la propria attività su valori
differenti, primo tra tutti la condivisione del sapere a tutti i
livelli.”
http://www.guna.it/news.php?id=124