Citazione superfamosa di Agostino che ha detto, più o meno: «Se non me lo chiedono so che cos’è il tempo. Se me lo chiedono non lo so più». Tempo circolare dell’orologio e delle stagioni, tempo ritmico della musica, tempo lineare della successione dei giorni e degli anni, tempo come quarta dimensione. Tempo senza ritorno del passato, tempo senza certezza del futuro. La pluralità delle durate del tempo sociale.
Il tempo è anche un modo per aggregare i dati e i fatti per conoscerli e immaginarli insieme, con le storie. Forse indispensabile strumento cognitivo. Sintesi di emozione e ragione, notizia e ricostruzione, dato e struttura. Un bell’insieme di suggestioni è qui: il viaggio mentale nel tempo ci rende umani.
La nostra vita è davanti a noi come un film diviso per immagini: tutto è presente, non credi?
E la cosa positiva è che non credi mai di non essere più in tempo per cambiare ciò che non ti piace.Lo spezzone che non adatto, può essere tagliato.
Nessun rimpianto.
Nessuna paura.
Luca, vorrei essere capace di esprimermi come fai tu.
Sei veramente bravo: il mio modello di giornalista online e anche qualcosa in più!
Buongiorno Luca!
il tempo… questa variabile (…?) tanto discussa, tanto affascinante.
Lo conosci questo?
“La fine del tempo” di Julian Barbour
…ne avevo seguito la presentazione qualche anno fa al Festivaletteratura di Mantova. Interessante: si sostiene che il tempo è cambiamento e che è questo che noi percepiamo, non il tempo di per sè, perchè il tempo non esiste.
Buona giornata!
Silvia