Quello che i Tg non dicono (molto)

L’aspetto che mi rimane incredibile da credere della vicenda, sono tutti gli errori uno dietro l’altro nel gestirla. Siamo riusciti in due settimane a spazzare via ogni stereotipo di vecchia data sull’Italia, d’ora in poi saremo solo i festaglioli che se ne fregano di tutto per la stampa. Per i comuni mortali saremo festaglioli e basta.
Magari ci invitano anche ma per invitarli con magic italy qualche sorriso in faccia tocca prenderselo.

A parte l’assurdità della vicenda di un TG nazionale che ignora per giorni uno scandalo del genere, c’è un aspetto interessante: il caso è un buon esperimento per vedere quanto penetrano i mezzi di informazione non main-stream (e in questo purtroppo in Italia c’è da metterci anche i giornali, che tirano sotto il milione di copie) e il web, visto che c’è una separazione netta tra chi ha avuto l’informazione e chi no.

A me sembra che se non ci fosse Repubblica, la eco non ci sarebbe. Anzi, non ci sarebbe nemmeno la notizia. Il vero test sulla forza dei social tools sta accadendo in Iran, dove non sono presenti media tradizionali. A parte ogni considerazione sull’importanza relativa delle due cose (mi sembra che la rivolta in Iran sia un filo più importante, ma si sa, sono all’antica), se qualcuno vuol fare veramente un esperimento, le condizioni giuste sono in Iran, non qui. Peraltro, l’esperimento è già fatto. Nonostante sia la più colossale prova della forza di Twitter, su questo blog, sempre attento all’argomento, non se ne parla.

E se il digital divide non fosse ancora così marcato?
Non ancora abbastanza da spingere nuove persone in rete, in numero maggiore rispetto a quelle ormai parcheggiate nei rassicuranti mass media.
In molti c’è ancora l’illusione di essere informati guardando il tg delle 20 e leggendo il giornale, perchè informarsi attivamente è un lavoro, non un piacere o dovere civico. Una cosa in più da fare.
Dobbiamo proprio arrivare a contraddizioni così forti come il caso Berlusconi per scatenare l’effetto “ma non hai sentito cosa dice la stampa estera?” e, per emulazione, spingere le persone dal divano al laptop – perchè “anche il mio amico ha letto cosa dicono all’estero di noi, e io non lo sapevo”.
Proprio perchè ti basta il tg delle 20.