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Zeb Cossiga

La lezione di Zeb Macahan al nipote (cito a memoria): “Non arrenderti, non voltare le spalle e non chiedere scusa”.

E’ solo il titolo della lezione di Francesco Cossiga al premier nei guai pubblicata dal Corriere. Il resto è tutto da leggere. Esclude che i servizi segreti possano fare qualcosa di diverso che tentare di capire che cosa devono fare. Ipotizza che la Russia e gli Stati Uniti si metteranno d’accordo tagliando fuori il vecchio amico di Putin. Dà giudizi teneri su Franceschini e D’Alema. Soprattutto pensa che Fini sia un avversario vero per il premier.
Di se stesso, Cossiga parla come di una comparsa nel teatrino della politica della prima Repubblica. Non importa se tutto questo sia vero o falso. Va semplicemente letto.

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  • Oh, hai finalmente scoperto Kossiga ? Allora ti consiglio il suo ultimo libro “Italiani sono sempre gli altri”, che oltre ad avere un titolo geniale, è anche divertente. Una delle tesi centrali: Licio Gelli è un vero patriota, riconosciuto come tale anche dal CLN Alta Italia nel 1944 (cosa peraltro vera…). Buona lettura.

  • caro marco, la campagna elettorale è finita e puoi riprendere, spero, a proporre i tuoi critici quanto interessantissimi interventi senza l’aggiunta delle frasi destinate soltanto a ridurre la credibilità del blog che ti ospita (e che lo fa come sai molto volentieri per l’ammirazione che ti ho sempre dimostrato). Per cui la frase “hai finalmente scoperto Kossiga”, che non tiene conto della mia avanzata età e dimentica persino i post su questo blog che tu stesso hai commentato (come questo: http://blog.debiase.com/2008/10/31.html) nei quali si è parlato dell’ex presidente, può restare nella tua sapiente e sapida tastiera… in attesa delle prossime (prossime?) elezioni 🙂

  • Ullallà. C(K)ossiga è un caro ragazzo, uno che sa molte cose e ancora di più gradisce si sappia. Personalmente apprezzo molto il suo modo di scrivere, così trasversale (non uso obliquo, perchè mi sembra brutto), insomma, un grande comunicatore. Dopo tutto, anche la venerata (non solo da me) Emily Dickinson, diceva:
    “Tell all the Truth but tell it slant—
    Success in Cirrcuit lies
    Too bright for our infirm Delight
    The Truth’s superb surprise
    As Lightening to the Children eased
    With explanation kind
    The Truth must dazzle gradually
    Or every man be blind—”
    che non c’è bisogno di tradurre.
    Quanto al blog, lungi da me svalutarlo e deligittimarlo (questa poi). Per una K ? Ma i lettori sono troppo intelligenti per non capire che è una boutade. Non ho nemmeno usato le rune della vittoria al posto delle “s”. Confesso, anche perchè non ho il font…
    Quanto alla campagna elettorale, nessuno ha perso, quindi perchè pensi che abbia contato qualcosa in quello che scrivo, esattamente come penso non conti nulla in quello che scrivi. Troppo banale sarebbe, no?, altrimenti.
    Quanto a me, sono solo un facitore di parole (mein Gott, qvante citazioni occi), non ti preoccupare, fatti una risata e continua per la tua strada, una o millanta esse siano, e comunque luminose. Non mi prendo sul serio io, mi vuoi prendere sul serio tu ?

  • Ciao Luca.
    Nel tuo post scrivi che non importa che sia vero o che non lo sia. Forse questo è il punto. Forse davvero è un scontro tra racconti. Il più bello, il più coinvolgente, il più divertente, quello che appassionerà di più, vincerà. Per la verità i tempi sono sempre troppo lunghi. E quando mai dovesse arrivare, qualsiasi gioco sarà già stato fatto. Forse è vero che l’unica – ma è una mia interpretazione, questa volta – è leggere, godersi lo spettacolo.

  • Che Cossiga sappia molte cose Marco è sicuro, ma che sappia quelle importanti ne dubito, proprio perché lo conoscono che non se le tiene. I consigli che propina sono così inattuali che riuscirebbe anche a far cadere il governo se applicati.

  • Ma scherzi è tremendo, vedo che ha imbastito una gag del tipo complimenti per i complimenti. Che si diverte non lo maschera affatto.

Luca De Biase

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