La Commissione europea ha deciso una serie di misure per aumentare l’apertura dell’accesso alle ricerche scientifiche finanziate con denaro pubblico in Europa. A partire dalle ricerche finanziate dalla Commissione stessa. (vedi il comunicato)
Tutto questo nel quadro dell’assurdo sistema attuale per cui il denaro pubblico finanzia molta parte della ricerca che poi viene pubblicata su giornali privati e molto costosi per accedere ai quali le biblioteche (spesso pubbliche) e i laboratori (spesso pubblici) devono spendere altro denaro.
La ricerca genera conoscenza il cui valore è proprio nella possibilità di ricombinarla con altra conoscenza. Le barriere frenano la ricerca e l’innovazione. In questo caso in modo sempre meno comprensibile. La Commissione è entrata dunque in gioco. Con buone ragioni.
Ecco quello che aveva detto in proposito Philip Campbell, direttore di Nature, su questo blog, qualche settimana fa. Vedi anche un articolo dell’Economist sull’argomento.
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