Foreign Policy lamenta la disinformazione che si è diffusa su Twitter in merito alla febbre suina.
E’ un buon caso che consente di ripetere una banalità che però si dimentica facilmente: Twitter non è un giornale… E’ una piattaforma nella quale le persone scrivono quello che vogliono. Di solito le loro emozioni. O le loro opinioni. Qualche volta le loro informazioni.
Per i giornali, Twitter è una piattaforma da imparare non un concorrente da temere.
Dovrebbero preoccuparsi della disinformazione diffusa sui giornali.
Il problema è ambivalente: da una parte i media giornalistici che considerano qualsiasi mezzo di informazione un concorrente, dall’altra gli utenti che non comprendono la differenza tra una notizia giornalistica e un parere…
Mi viene da pensare alla proposta di fare di ogni blog una testata: fa sempre più ridere!
dovrebero guardarsi in casa..
Sono termometri in effetti, indicano la più o meno idiosincrasia con i meccanismi di agenda setting dei meanstream, non solo intesa come rilevanza delle issue di riferimento politico.
Senza attingere alla definizione più ortodossa, che vorrebbe i media organizzati come principi della gerarchizzazione dei temi, sarebbe curioso scoprire quanto il giornalismo professionale stia concedendo ai network il meccanismo di trasferimento di rilevanza, inserendoli nella formazione dell’agenda building cioè. Non fanno bella figura certi giornali, che per vezzo snob, sporadicamente ne attingono in termini sensazionalistici o magari avversandoli, finiscono per accreditarne spessore.
Non credo possano esser fonti di notizie, se non raramente, sicuramente una grande palestra per fare ricerche o esperimenti. Comunque sia, rendono la professione giornalistica più sensibile al mercato delle idee, magari a fine percorso avremo professione ibrida. Nell’onda pre sbornia dotcom era solo il “consumatore centuaro”, ormai ne siamo in molti.
Ma perche’ i giornalisti non scrivono quello che vogliono? E’ vero che molto spesso scrivono quello che vuole qualcun altro ma questo mi sembra semmai un punto a favore di Twitter…
Circa l’allarmismo spinto e basato sul sottovuoto spinto, ho fatto un filmato sul TG2, di 8 minuti. Cito anche “Quarto potere”.
http://www.youtube.com/watch?v=fJ4JtizuVMY
Grazie di esistere Twitter…