La parola “rappresentare” vive sia nell’ambito della politica che in quello dell’informazione. Se i politici ci rappresentano fanno qualcosa in più preciso di essere semplicemente eletti. E se i giornali ci rappresentano fanno qualcosa di più preciso di essere semplicemente letti. Perché ci sia rappresentanza occorre una sorta di corrispondenza tra quanto dicono, i politici e i giornali, e quanto accade davvero al loro rispettivo “pubblico”. In un certo senso, anche le due crisi della rappresentanza, politica e informativa, hanno radici comuni.
Ma il vento sta cambiando…
Se però la crisi della politica è ampiamente dibattuta, con passione, la crisi dell’informazione resta vagamente più specialistica. Eppure le loro storie si intrecciano continuamente.
Sono riflessioni emerse durante la presentazione a Pesaro di Cambiare pagina nel mezzo di un evento dedicato alla politica.
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