Roberto Cingolani mostra (a Vedrò) le sue innovazioni nelle tecnologie dell’elaborazione dati. “Una persona compie circa 18 miliardi di miliardi di operazioni al secondo. L’elettronica ha dei limiti fisici e non potrà arrivare a nulla di simile. Noi all’Iit abbiamo cominciato a creare veri e propri neuroni che crescono su piste di proteine, si connettono e imparano”. L’istituto di Cingolani è già riuscito a far fare alla sua frazione di cervello creato in lavoratorio le prime operazioni complesse.
30/08/2010 11:05
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Il cervello di Cingolani
30/08/2010 11:05
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E chi lo dice che non ci riusciranno mai ? Il cervello opera in parallelo. Già oggi i grandi computer paralleli hanno capacità di calcolo enormi, ben superiori a quelli di un computer seriale.Inoltre, buona parte di quelle operazioni non hanno nulla a che fare effettivo “lavoro”. Molte sono errori, che altre operazioni correggono. Infine, è antiquato considerare il cervello come l’unico punto “pensante” dell’uomo. Ormai da decenni si sa, per esempio, che molte elaborazioni non avvengono a livello di corteccia. Bsta pensare all’orecchio interno e alla retina. Mah.
da quando l`ho conosciuto(+-6mesi via 24ore) questo tuo blog produce il massimo contributo alla mia conoscenza di altri siti; grazie