Con la costruzione di una grande muraglia legale, il mondo digitale americano e quello cinese si stanno separando. Con conseguenze tutte da capire. Perché le interrelazioni tra le due economie erano estese e ramificate. In questo post segnalo tre libri da leggere per comprendere quello che sta succedendo.
Che cosa succede in Cina? L’ipotesi tradizionale, secondo la quale con lo sviluppo economico sarebbe arrivata la libertà politica, si è rivelata del tutto infondata. I risultati ottenuti dalla politica del Partito Comunista Cinese ne tengono invece molto alta la legittimità, eventualmente anche con l’aiuto di forme di repressione sempre più sofisticate. «La componente essenziale di questa nuova Cina è il “sistema di credito sociale”, che dal 2020 è deputato a tracciare in tempo reale ogni atto di ogni singolo cinese e a ripagare la somma del suo comportamento economico, sociale e morale con premi e punizioni». Ne parla Kai Strittmatter che per oltre quindici anni è stato corrispondente da Pechino per la Süddeutsche Zeitung.
Kai Strittmatter, “Stato di sorveglianza. La vita in Cina ai tempi del controllo di massa”, Luiss 2022 (v.o. 2018)
Come si possono comparare i sistemi giuridici digitali di Europa, Stati Uniti e Cina? Bisogna esplorare intricatissime differenze di testo e contesto legale, comprendere le dinamiche politiche fondamentali dei diversi sistemi, affrontare la molteplicità dei diversi livelli normativi (sovranazionali e statali) che insistono sul digitale. E soprattutto incrociare tutto questo con la consapevolezza delle dinamiche dell’evoluzione tecnologica. In un contesto nel quale le regole cambiano velocemente, al ritmo della distanza politica che si sta crescendo tra le due sponde del Pacifico. Il libro curato dai giuristi Giusella Finocchiaro, Luigi Balestra e Marina Timoteo è una guida a comprendere quello che sta succedendo in queste complesse materie.
Giusella Finocchiaro, Luigi Balestra e Marina Timoteo (edited by), “Major Legal Trends in the Digital Economy. The approach of the EU, the US and China”, Il Mulino 2022
Se la geopolitica del passato era fortemente influenzata dal controllo delle riserve petrolifere, oggi si direbbe che una nuova risorsa economica fondamentale stia diventando il nuovo terreno di scontro: i microprocessori. I chip fatti di silicio e transistor che governano la digitalizzazione del pianeta, sono fatti prevalentemente in Corea e Taiwan, progettati in America ed Europa, costruiti con macchinari spesso olandesi, integrati nei sistemi in Cina. Ma queste filiere intrecciate e integrate a lunga distanza che erano adatte all’epoca della globalizzazione non reggono alla nuova politica di distanziamento che gli Stati Uniti stanno perseguendo dalla Cina e che i paesi non occidentali stanno alimentando con le loro politiche di indipendenza dall’influenza americana. In questo contesto si svolge la storia da leggere come un romanzo raccontata da Chris Miller, docente di Storia internazionale alla Fletcher School della Tufts University.
Chris Miller, “Chip War. The fight for the world’s most critical technology”, Scribner 2022
Foto: “Great Wall of China” by matt512 is licensed under CC BY 2.0.
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