Il nuovo libro di Evgeny Morozov unisce alla critica rivida e radicale cui l’Autore ha abituato i lettori un implicito programma di liberazione. Dal liberismo finanziario. È un’apertura alla speranza che in precedenza traspariva forse meno da Morozov, ma che diventa necessaria. Una speranza senza illusione: si tratta di un programma difficile. Rendersi conto dei limiti del liberismo è facile per chiunque osservi le vicende delle crisi finanziarie recenti. Ma non è facile prenderne le conseguenze. Anche perché – e questo è il punto – le tecnologie di Silicon Valley hanno creato un condizionamento culturale liberista. Questo libro va letto e commentato. L’idea è che i ruoli di Silicon Valley e Wall Street siano paragonabili a quelli del poliziotto buono e del poliziotto cattivo.
La narrazione finanziaria quella tecno-tecnica sono compatibili. Non sono le sole. Evgeny apre alla possibilità che ce ne si possa liberare. Homo Pluralis serviva a cercare qualche spunto in questo senso.
Ci torniamo.
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