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TTIP e TPPA. Controversi by design

I trattati TTIP e TPPA sono fatti per essere contestati. Sono pensati così. È sembra quasi che il design del processo di discussione ed eventuale approvazione sia pensato da gente che preferisce qualche contestazione a una franca e vera discussione informata con le popolazioni coinvolte. Il problema centrale è evidentemente il metodo del segreto nella negoziazione. Se due trattati così importanti per il futuro del commercio mondiale sono portati avanti in segreto, le tecnocrazie che li discutono possono agire indisturbate mentre nelle piazze qualche persona protesta. I rappresentanti democratici intanto se ne stanno alla larga dal tema. E la gente si preoccupa senza sapere cosa fare.

La preoccupazione principale riguarda il fatto che con questi trattati si proteggono gli investimenti internazionali delle aziende contro i cambiamenti normativi che le potrebbero danneggiare, mettendo a rischi la stessa sovranità delle democrazie rispetto agli interessi delle multinazionali. Ma non conoscendo bene i confini della discussionr si teme per le politiche a salvaguardia dell’ambiente, per le politiche fiscali, per le politiche del lavoro.. Sarebbe meglio informare su quello che si sta discutendo per evitare che i sospetti, nel segreto, diventino paure e opposizione populista. Ma forse le tecnocrazie hanno meno paura del populismo che del dissenso informato?

(Nella foto una grande manifestazione contro il TPPA oggi a Auckland)

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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