Alla Fiera delle startup organizzata al Sole 24 Ore, Stefano Firpo, capo della segreteria tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico, fatto il punto sullo stato di attuazione del decreto dell’anno scorso destinato a rendere più facile creare una startup innovativa in Italia.
Le cose più urgenti da realizzare per portare a termine il processo normativo, ha detto Firpo, riguardano i regolamenti attuativi sul ricorso al fondo centrale di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle startup e il registro degli incubatori (attesi il primo per oggi e il secondo entro questa settimana). E poi il regolamento per il crowdfunding, che si è un po’ impigliato alla Consob. E infine le agevolazioni fiscali per tutti coloro che investono in startup.
Poi come molti osservano, occorrerà un rilancio della fase ideativa e propositiva, per lanciare una seconda fase della modernizzazione del contesto italiano a favore delle startup. Si tratta di una questione di una grande importanza per l’occupazione, per la crescita e per la contaminazione di innovazione nel sistema italiano. Occorre fare dell’Italia un paese attraente per i capitali e i talenti che generano nuove imprese. E fare in modo che il senso di tutto questo sia meglio compreso, discusso e assorbito nel panorama di opzioni a disposizione degli italiani.
Teniamo d’occhio lo sviluppo di tutto questo. E torniamo a parlarne in modo costruttivo, senza gonfiare le aspettative per non creare bolle di comunicazione avulse dalla realtà. (Vedi ItaliaStartup)
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