Commoon serve a trovare finanziamenti per iniziative socialmente avvertite.
Viene inaugurato oggi Commoon.it, piattaforma web sviluppata da un team italiano per realizzare progetti di sostenibilità attraverso il crowdfounding.
L’obiettivo del sito è quello di mettere in contatto chi, nel terzo settore, ha necessità di realizzare progetti sull’efficienza energetica, il cibo, i trasporti o il riciclo dei materiali, chi ha specifiche competenze in questi ambiti e tutto il popolo del web che vuole costruire un mondo migliore finanziando con piccole donazioni i progetti presentati.
Sarà sufficiente visitare il sito www.commoon.it per proporre progetti, offrire soluzioni o sostenere economicamente i progetti che si reputano più meritevoli.
Chi ha necessità di una soluzione sostenibile potrà accedere al portale, e da qui descrivere il problema, le proprie aspettative e le tempistiche richieste. I collaboratori di Commoon ne verificheranno la risolvibilità e definiranno un budget per la realizzazione della soluzione progettuale. Da quel punto il progetto sarà pubblicato sul portale al fine di raccogliere il denaro necessario per farlo diventare realtà attraverso il crowdfounding. La raccolta fondi sarà gestita da Il Grande Carro Onlus.
Amplr serve a valutare la qualità dei contenuti pubblicati dai blogger.
Un indicatore sulla qualità dei contenuti postati in rete, una valutazione qualitativa basata su oltre 30 parametri contestualizzati per categoria.
La partecipazione alla raccolta di informazioni sull’agenda digitale è emersa in rete per iniziativa di molti osservatori e operatori. Segnalo la survey sulle agenzie digitali di Michele Kettmaier (collega alla fondazione Ahref). Gigi Cogo già segnalato mette in ordine il disordine attuale. ForumPa segnala un punto da approfondire nella implementazione dell’agenda digitale:
Un punto importante che è sino ad ora rimasto scoperto è quello del coinvolgimento attivo, nella politica per l’Italia digitale, delle componenti del territorio, della società civile, del mondo imprenditoriale. E’ ora che questi tavoli partano e che comincino a riportare al centro quel tesoro di esperienze positive e negative che si sono sviluppate nei territori e nei sistemi regionali, esperienze che possono permetterci di fare un immediato salto di qualità nella progettazione
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