Mario Monti apre il ForumPA. Imparare l’efficienza, la modernizzazione, la digitalizzazione, dice Monti, è necessario alla pubblica amministrazione in nome del miglioramento del sistema-paese e dei diritti dei cittadini. Il premier ringrazia tutti i dipendenti della p.a. per i loro sforzi anche se aggiunge che occorre aumentare la fiducia tra i cittadini e la p.a. il che non si ottiene senza un salto culturale e pratico da entrambe le parti. Il presidente elabora. Le disposizioni del crescitalia e salvaitalia, l’agenda digitale, la spending review sono i passaggi della riforma. Non c’è distinzione tra fase uno e fase due: rigore e azioni per la crescita vanno insieme e certo l’urgenza della crisi non è esaurita. Ogni azione è contemporaneamente di rigore e crescita. Che lo comprendano molte persone è dimostrato dalla partecipazione alle consultazioni come nel caso appunto della spending review. È stato fatto molto in passato dice Monti che ringrazia l’ex ministro Brunetta, anche per le critiche che “copiosamente” offre al governo attuale. Ma l’agenda digitale è un insieme di scelte strategiche per il paese intorno alle quali non si possono commettere errori.
Discorso prudente ma ben più chiaro e, diciamo, internettiano di quanto non sentissimo dire dai governanti precedenti.
Il fatto è che il merito dell’agrnda digitale è certamente nel “digitale” ma, per l’Italia, è anche nell'”agenda”: l’idea di progettazione del sistema orientata al lungo termine. La roadmap per lo sviluppo è un salto culturale per la politica italiana.
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