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Archivio - marzo 2012

visioni

Strategie nella complessità: banalità, facilità, semplicità

Un sistema complesso non è un sistema difficile: è un sistema nel quale ogni elemento interagisce con ogni altro e coevolve in maniera non facilmente prevedibile con gli altri elementi. Ma di certo la complessità non appare come un mondo lineare nel quale ciascuno sa esattamente che cosa deve fare. Per questo ci sono delle strategie, basate sull’esperienza. La strategia della banalità è...

Attenzione media perplessità

Tutto parte con la tv…

Si riassumeva qualche giorno fa un articolo dell’Economist che parlava del ruolo della tv per i regimi che hanno un comportamento autoritario. Diceva l’Economist: «Tutto comincia con la televisione, nella quale la maggior parte degli elettori (specialmente i più poveri e meno istruiti) trovano la più parte delle loro informazioni». In Italia, a quanto pare, c’è un problema sulla...

innovazione

L’innovazione disegna un mercato libero dalla concorrenza, talvolta. Il caso iPad

Nel caso dell’iPhone e dell’iPad, l’innovazione della Apple ha disegnato uno spazio di mercato libero dalla concorrenza. Per tutto il tempo in cui la Apple guida quel mercato cresce e fa profitti elevati. Una volta innescato il percorso, la concorrenza arriva e occorre tenerla lontana usando molti strumenti: innovare ancora, dare il ritmo al miglioramento dei prodotti, difendere...

innovazione

Apple: brevetto per l’iWallet, aspettando l’iPad

Aspettando la solita grande presentazione del nuovo prodotto della Apple, l’iPad che forse si chiamerà HD, è passata la notizia di un nuovo brevetto ottenuto dalla Apple che fa immaginare una nuova linea di sviluppo: l’iWallet. Si tratta di un’invenzione che andrà nei futuri iPhone e che consentirà di usarli per connetterli a breve distanza con un un ricevitore in grado di...

visioni

Economia, giovani, imprese: la paradossale convenienza dell’altruismo

Se è vero quanto registra il Censis, un quinto dei ragazzi italiani tra i 15 e i 29 anni non è coinvolto in un’attività educativa o lavorativa. Se è vero quello che registra l’Istat con il Cnel, l’argomento più importante per gli italiani, tra quelli che riguardano le speranze di migliorare il proprio benessere, dopo la salute, è che si trovi un lavoro per i figli. E se è vero...

innovazione visioni

Alleanza delle imprese con i giovani

La disoccupazione giovanile non si risolve tutta con la creazione di nuove imprese ma di certo non si risolve senza nuove imprese (vedi Scott Gerber). L’Ocse dice da molti anni che la grande impresa non produce nuova occupazione e che questa è generata prevalentemente dalle nuove imprese. Abbiamo discusso in passato della necessità di una visione armonica della nuova occupazione:...

innovazione media

Consultazione per un’Agcom multistakeholder

L’Agcom è un nodo fondamentale per comprendere come l’Italia si muoverà nella grande trasformazione dei media prevedibile per i prossimi anni. Un’Agcom trasparente, che conosce e riconosce sia le lobby che i portatori meno forti e organizzati di punti di vista diversi che esistono nella società in modo altrettanto trasparente, sarebbe più forte e capace di decidere. Invece di...

innovazione

Fabio Nardelli, ventenne startupper, e il percorso di crescita di SpotAmico

Gli inserzionisti pubblicitari investono sugli editori per catturare una parte dell’attenzione che il pubblico riserva ai prodotti editoriali e trasferirla sui loro spot. Ma l’idea di Fabio Nardelli è che paghino direttamente il pubblico, attraverso la sua piattaforma SpotAmico. In pratica, chi si iscrive a quella piattaforma riceve 14 centesimi per ogni spot che guarda (e ci sono un...

media perplessità

Tar del Lazio, equo compenso e equilibrio del copyright

Sulla scorta di una sentenza del Tar del Lazio pubblicata il 3 marzo e segnalata da Valerio Lubello, via Nexa, si può tornare alla questione delle norme equilibrate a garanzia del copyright e di tutti gli altri diritti dei cittadini collegati alla produzione culturale, compreso il pubblico dominio, intorno ai quali era arrivato anche l’interessante commento di Enrico Pozzi. Scusandomi per...

perplessità

Meglio ricordarselo: i consigli dell’Economist per i governanti autoritari partono dal controllo della televisione

Sull’Economist un breve vademecum per i capi dei regimi autoritari che fingono di reggersi su un sistema di elezioni democratiche. 1. «Tutto comincia con la televisione, nella quale la maggior parte degli elettori (specialmente i più poveri e meno istruiti) trovano la più parte delle loro informazioni». Il capo di un regime deve accettare un poco di concorrenza. Ma si deve assicurare che i...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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