La prima volta che ho visto il Muro di Berlino ho pianto. Era il 1975. Tutte quelle lapidi e quei fiori dedicati a chi aveva tentato di scavalcarlo per cercare la libertà erano un’emozione enorme e una grande resposabilità dell’Occidente. Che allora era ancora ingenuamente certo di incarnare la libertà e la democrazia. L’ultima volta che ho visto il Muro era il 1989, in agosto. Ancora pochi mesi e sarebbe stato travolto dalla storia e dalle persone che la fanno. Ma ancora in quell’agosto sembrava intoccabile. Aggressivo. Inutile. Orribile. Molti muri devono ancora cadere. Ne vado a vedere alcuni a Berlino, nel giorno dell’anniversario, a Falling Walls.
08/11/2011 14:47
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We see falling walls
08/11/2011 14:47
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Luca De Biase

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