Il New York Times farà teatro. (Nieman)
Un’idea che discende direttamente dal fatto che i musicisti fanno ormai un business più importante con i concerti che con la musica registrata.
Ma anche e soprattutto con la necessità di ritrovare una ritualità nell’approccio alle notizie, una socialità nella relazione con gli altri interessati, una fisicità dell’esperienza che potrebbe portare lontano.
Credo che sia da mettere in relazione con il concetto di evento. L’evento che emerge da un contesto, il teatro come evento dialogico. Sulla drammaturgia dei corpi si sta formando in Italia un buon campo di ricerca (almeno su questo, non possiamo lamentarci) che fa capo, tra gli altri, al dams di Bologna (Gerardo Guccini)…
Riflettendo sul concetto di evento rapportato alla notizia, per un’epistemologia tanto più consapevole quanto più interdisciplinare, allora sì che potremmo andare lontano…