Al centro Nexa del Politecnico di Torino, una discussione sul piano di lavoro della Fondazione Ahref. Perché una fondazione? Quali sono le origini dell’idea? Chi sono i ricercatori? Che cosa farà la piattaforma in preparazione?
Un vero e proprio check-up del lavoro svolto finora, delle logiche costruttive della Fondazione, dei suoi modelli di riferimento. E una grande soddisfazione: come aver passato un esame difficile. Perché al centro Nexa non fanno sconti: uno può essere animato dalle migliori intenzioni ma se non sa rispondere alle domande più scomode non gliela fanno passare liscia. Anche se chi presenta la sua idea è una persona conosciuta e addirittura un garante del centro (era proprio il caso di oggi).
La scelta di fare una fondazione è stata in particolare approfondita criticamente: soldi in fondo pubblici, non il mercato e non lo stato, per fare un servizio pubblico che il mercato non fa e che deve essere governato da regole che garantiscono in modo neutrale rispetto ai contenuti il sostegno al lavoro di ricerca dei cittadini che fanno informazione. Un tema straordinario: il sistema funziona se si incardina in uno statuto e in un codice (informatico e normativo) incarnato nella piattaforma che abilita il lavoro di ricerca, ne incentiva metodologicamente la qualità ma non influisce sull’indipendenza del risultato. Altri temi affrontati sono stati il modo in cui si lanciano le ricerche di informazione e soprattutto si alimenta la popolazione della comunità. Tra Nexa e Ahref si avvierà dunque una collaborazione: sarà un lavoro duro. È una grande gioia.
Si è parlato, per la gentilezza degli ospiti, anche di “Cambiare pagina“.
Progetto interessante, lo seguirò con attenzione. Grazie per la segnalazione.