Tutto vagamente precario nell’informazione sulla scienza, si direbbe sentendo gli interventi al convegno Mappe di Trieste. Una precarietà di sistema, epistemologica, economica, mediatica, editoriale e professionale. E nello stesso tempo una grande diffusa passione per un tema e un insieme di mestieri che evidentemente è una cifra di questa nostra epoca. La domanda di informazione scientifica è potenzialmente molto grande: l’offerta può articolarsi e allargarsi di più, diventando nel tempo più solida. La sofferenza attuale è un’esperienza (della quale faremmo a meno) ma non è una condanna.
24/11/2010 16:51
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Scienza a Trieste
24/11/2010 16:51
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Luca De Biase
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Occorre un ripensamento serio sui paradigmi epistemologici…la divulgazione scientifica in Italia è ancora ferma alla scienza classica…
l’introduzione di un metodo che tenga conto di complessità e quindi interdisciplinarietà urge più che mai…
Altrimenti, continueremo a percepire la scienza come un “altro da noi”… e in un paese come il nostro, non sarebbe davvero un peccato veniale..