Grazie a Mario Calabresi che ha citato La Vita Nòva nella sua rubrica di lettere al direttore sulla Stampa!
Nel frattempo, i segnali sono incoraggianti: l’applicazione sembra interessare (secondo i dati arrivati prima del weekend aveva superato i 5mila download!!!) e soprattutto in generale è recensita con toni positivi.
Di certo, i problemi principali sono relativi alla pesantezza dell’applicazione che si può scaricare solo in wifi perché è intorno ai 250mega e alla lentezza del caricamento di alcune pagine (da migliorare la gestione della ram).
Non mancano le critiche sul fatto che sia soltanto per iPad. Ma a questo proposito osservo che La Vita Nòva si estenderà agli altri tablet, che i suoi testi si possono già ora condividere con agli amici via mail o social network e che saranno ripresi anche sul web. Il fatto è che il design dell’applicazione si può fruire per ora pienamente solo con l’iPad, mentre le informazioni specifiche possono girare anche fuori dall’applicazione. In questo senso, la risposta più importante è che il lavoro di Nòva è già aperto e crossmediale: si può trovare sulla carta, sul web, talvolta alla radio, nei libri e negli interventi a convegni dei suoi autori; il design con il quale assume la sua forma nei diversi contesti mediatici invece è pensato per la specifica fruizione da questi consentita…
Dove si può trovare qualche specifica “tecnica” sullo sviluppo? Sarebbe interessante un articolo su questo tema