Search è la parola che ha fatto salire Google e scendere Microsoft negli ultimi dieci anni.
Tra il 3 e il 5 ottobre 2004, la Microsoft ha mostrato il suo primo motore di ricerca fatto in casa (eravamo una trentina di blogger e c’era anche Robin Good). Per anni è restato uno sforzo poco ripagato dagli utenti. Da qualche tempo, quel motore si è trasformato in Bing. E pare andare meglio. L’investimento è sempre molto grande. Ma attraverso le partnership guadagna posizioni. La principale per ora è quella con Yahoo! Ma da ieri si è concretizzata anche la partnership con Facebook, che potrebbe suggerire un possibile motore di ricerca che tiene conto della rilevanza dei link in base alle preferenze degli “amici”. E nei giorni precedenti era arrivato l’annuncio dell’accordo con Alibaba per creare un motore di ricerca cinese chiamato Etao: non se ne sa molto, ma di certo si rivolge all’importantissimo e complicatissimo – come sa Google – mercato più grande del mondo.
In sei anni di investimenti, la Microsoft è riuscita a far notare il suo impegno nei motori di ricerca e a guadagnare un po’ di quote di mercato, soprattutto negli Stati Uniti. Google resta enormemente più forte nel suo core business. E per ora nonostante l’impegno di Microsoft, non sembra minimamente in difficoltà in questo settore. Ma passi come quello di Facebook e Alibaba non sono insignificanti. (Intanto, si complica o diventa più interessante l’accordo con Yahoo! perché ci sono ipotesi di acquisizione di Yahoo! da parte di Aol).
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