Francesco Caio e Renato Soru. Insieme per discutere dell’internet all’italiana, tra banda larga che non si allarga e politica che si restringe. L’occasione è stata ieri, sul finire di una giornata dedicata al tema, a Roma, organizzata da Paolo Gentiloni.
Non era la serata per ritornare a parlare dei dettagli del piano per la banda larga, per vedere le possibili configurazioni tecnologiche, per ritornare sulle polemiche tra gli operatori… Era la serata per ascoltare due protagonisti veri che, con il cuore e il cervello, hanno fatto molto per l’infrastruttura dell’internet italiana. Ed era la serata per cercare di comprendere come si può sparigliare, come si può sbloccare il processo che serve a migliorare la connettività in questo paese, chi se ne deve occupare.
Entrambi hanno scelto di partire dalla visione. Per Caio è dimostrato che l’allargamento della banda è pienamente connesso allo sviluppo economico. Per Soru è chiaro che, come dice l’Europa, la rete è competitività e inclusione. Per entrambi è speranza di crescita culturale, sociale, economica.
Caio ha sottolineato il fatto che un piano è necessario per essere al passo con il progresso globale. E che non ha senso lasciare che l’Italia resti indietro per poi affrontare la questione quando sarà diventata un’emergenza.
Soru ha insistito sul fatto che la velocità del progresso tecnologico su internet è tale che, sebbene tanti treni passino e si perdano, ce ne sono sempre nuovi davanti a noi. Anche gli italiani hanno dimostrato di essere in grado di fare innovazione: avevano fatto il loro motore di ricerca, la loro voip, i loro social network. Altri hanno vinto in questi settori: ma gli italiani – come tutti – possono continuare a cercare e aprirsi nuove opportunità, perché la rete non si è fermata ed è in piena ebollizione innovativa.
Occorre convinzione e orientamento fattivo. In rete vince chi sperimenta, investe, innova. E del resto questo vale per l’insieme dell’economia che non supererà la crisi se non torna a investire e non prende la strada dell’innovazione vera.
La politica, si direbbe, non è abbastanza convinta. Da una parte – la maggioranza – è concentrata su altre infrastrutture e certamente privilegia la televisione. Dall’altra parte – l’opposizione – non ha ancora fatto dell’internet un suo vero cavallo di battaglia e il terreno sul qualche puntare per vincere. Ma Paolo Gentiloni sta dando un contributo notevole in questa direzione.
Mi fa piacere leggere questo tipo di notizie.Invece mi inquieta sapere che recentemente c’è stata maretta tra Soru e la redazione dell’Unità,e non vorrei che scendessero delle ombre sull’ex-governatore della Sardegna per il quale nutro grande ammirazione,tanto più in questo periodo in cui deve affrontare un processo che sicuramente lo coinvolge m oltissimo dal punto di vista psicologico.