Noi cerchiamo nelle grandi tendenze e nei piccoli indizi, le tracce del nostro futuro. Siamo ricercatori che pensano alla storia che emergerà come conseguenza di quello che facciamo oggi. Ma tra qualche decennio, gli storici a loro volta cercheranno di ricostruire perché la loro società sarà come sarà, anche ritrovando le tracce della vicenda umana di questa nostra epoca. È la visione di una connessione impossibile tra il presente e il futuro. In realtà, è il nostro bisogno di immaginarci in una prospettiva di lunga durata. Che vada oltre noi stessi.
Ebbene, se ci saranno degli storici, nel 2060, e se saranno interessati a ricostruire la storia della nostra epoca, avranno a disposizione le fonti che noi lasciamo loro, con le chiavi di interpretazione che vorranno loro. Se ne occupa un convegno importante, domani al Politecnico di Torino. E sempre domani Nòva offre qualche spunto di informazione.
Interessante, sulla scia di quello che diceva Miguel Gator sul Sole tempo fa (commentato anche qui).
Sarebbe da rispondere ad una domanda: di Calciopoli si conserveranno tutte e 178.000 intercettazioni o solo quelle “rilevanti” ? Sembra una domanda frivola, ma non lo è.