Per ora è su iPhone. E per ora non è in Italia. Per Scoble, che si lascia entusiasmare, è il futuro del web e l’applicazione più utile che ha visto quest’anno.
Si chiama Siri. Ed è un assistente personale. Nel video c’è un’intervista con Ceo:
David segnala un commento di Ben, meno acriticamente favorevole. In sostanza si tratta di un buon software di riconoscimento vocale che interroga una base di dati abbastanza limitata (pur sempre in crescita grazie al 2.0) e che può servire davvero per cercare il ristorante più vicino o la data di nascita di Lincoln.
C’è da dire che in queste piattaforme, l’interfaccia è parte fondamentalissima del successo. Che poi evolve grazie essenzialmente al valore che gli utenti riescono a creare.
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