Alcuni libri che ho in mano | Impressioni mentre leggo |
Mattia Bernardo Bagnoli Bologna permettendo Fazi Editore Joseph Nye Leadership e potere Laterza | Un noir che si aggira nei misteri della città nella quale il giovane autore ha studiato. L’urgenza di scriverlo. Il potere delle idee che si incarna in figure capaci di leadership, in nome anche di intere nazioni. La forza non basta. |
Sinapsi sociali (25 gennaio 2009)
Le storie contro la storia (18 gennaio 2009)
Io non sono il mio cervello (11 gennaio 2009)
Luminosa oscurità (4 gennaio 2009)
Il nuovo paradigma della finanza (21 dicembre 2008)
Il pericolo e l’intelligenza (14 dicembre 2008)
Beato chi si scandalizza (30 novembre 2008)
Viaggio per la felicità (2 novembre 2008)
Mercato o capitalismo (19 ottobre 2008)
Hacker (12 ottobre 2008)
Odio (27 settembre 2008)
Querdenker (24 agosto 2008)
L’indicibile segreto del segreto (14 agosto 2008)
Il filo dei libri (15 luglio 2008)
Felicità in azienda (28 maggio 2008)
Siamo le nostre azioni pubbliche (11 maggio 2008)
Senza povertà (4 maggio 2008)
Nothing ends (27 aprile 2008)
Esplorazioni insensate (5 aprile 2008)
L’arte del rinnovamento (16 marzo 2008)
L’arte nella storia (9 marzo 2008)
La logica della decrescita (2 marzo 2008)
La lettura dei confini (24 febbraio 2008)
La fortuna della filosofia (17 febbraio 2008)
Pensieri astratti su realtà concrete (3 febbraio 2008)
Memoria. Felicità (27 gennaio 2008)
Libertà della conoscenza (20 gennaio 2008)
Libertà della scienza (16 gennaio 2008)
Leggere nella complessità (13 gennaio 2008)
Leggere una storica scomparsa – 2 (6 gennaio 2008)
Leggere una storia scomparsa (31 dicembre 2007)
Il senso e la visione (22 dicembre 2007)
L’Italia e gli italiani (16 dicembre 2007)
La complessità della conoscenza (9 dicembre 2007)
L’organizzazione informale (2 dicembre 2007)
Il comune senso del capitalismo (4 novembre 2007)
Il gioco della matematica (28 ottobre 2007)
Numeri da leggere (7 ottobre 2007)
Fantadesign da leggere (30 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica / 2 (23 settembre 2007)
Vivere una lettura filosofica della politica (16 settembre 2007)
Leggere il video partecipativo (5 agosto 2007)
L’identità delle vittime (29 luglio 2007)
La poesia di un amico è il titolo del racconto della tua vita (22 luglio 2007)
Leggere l’incomprensione (15 luglio 2007)
Il destino di leggere (8 luglio 2007)
Leggere la razza padrina (1 luglio 2007)
Leggere un incontro di civiltà (24 giugno 2007)
Lettura bella e popolare (17 giugno 2007)
Ricchezza della lettura in rete (3 giugno 2007)
Mutazioni nella lettura (27 maggio 2007)
Leggere nel futuro della città (20 maggio 2007)
Leggere il segreto di un inventore (13 maggio 2007)
L’organizzazione da leggere (6 maggio 2007)
La felicità di leggere (29 aprile 2007)
La scommessa di leggere (22 aprile 2007)
Leggere nel pensiero (15 aprile 2007)
Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007)
Leggere nella rete (1 aprile 2007)
Leggere gli effetti dell’autobiografia (25 marzo 2007)
Leggere memi (18 marzo 2007)
Leggere l’identità del reporter (11 marzo 2007)
Leggere gli scenari (4 marzo 2007)
Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007)
Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007)
Leggere parole chiave (11 febbraio 2007)
Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007)
Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007)
Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007)
Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007)
Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007)
Leggere per meditare (31 dicembre 2006)
Leggere per citare (24 dicembre 2006)
Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006)
Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006)
Leggere o non leggere (3 dicembre 2006)
Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella no
tte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d’Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio. E… Vibrisse, Lipperatura, Litteratitudine. Wittgenstein, talvolta. E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. Booksblog. E MilanoNera. E Sottotomo… BooksWebTv. Palagniac. Amalteo. Carmilla online. Antonio Genna. E Nazione indiana.
Pagina aNobii (social network sui libri)
In libreria: Economia della felicità, dalla blogosfera al valore del dono e oltre, Feltrinelli
Ho l’impressione che il profluvio di letteratura sul Management, sia prima approdato nell’arcipelago dell’innovazione per assecondare la miriade di prodotti asensati dal concitato ciclo di vita, poi ora, in piena perdita di senso, voglia umanizzare artisticamente la propria mancanza di fondamenti.
Ciò che tradisce una sorta di deficit di basi scientifiche, e di converso le cantonate contro metodologie che si sostengono con il calcolo.
Questo dovrebbe esser un sintomo del piacere della lettura e dello scrivere e per questo, le molte uscite che affollano gli scaffali, dovrebbero catalogarsi come management della comunicazione.
L’aspetto più curioso è la presa di mira del marketing convenzionale, verissimo nella sostanza come lo è l’inattualità che lo ha sempre contraddistinto qui in Italia, amalgamato alle facili promesse pubblicitarie.
E’ comprensibile il motivo per cui bisognerebbe ammettere in onestà che le molte ortodossie calcolanti, sono inutilizzabili per problemi non inquadrabili come tali, ovvero il management e l’innovazione. Un pò meno che la chiave del successo sia narrativa, ciò che riconosco come valore, con la speranza che non divenga tutto comunicazione per ovvi rischi di sconfinare nell’Arte di avere sempre l’ultima parola.
Dato che ho preso pretesto da un libro che non conosco, Design-Driver Innovation, lo leggerò in cerca di sconferme.
A furia di adorare i pirati, eccoti due bei comment pirata. Ora cancellali, ma saresti incoerente: non hanno aggirato le regole ? Le regole erano obsolete ? No ? Tu l’hai detto, mica loro. A fare i giocolieri con certi concetti, a volte qualcuno scappa e casca in testa.
adorare? incoerenza?
Ho visto per la prima volta “I pirati della Silicon Valley” due giorni fa, e sono rimasto perplesso, anche se la storia di Microsoft e Apple è in parte nota.
Jobs e Gates grazie ad azioni di vera e propria pirateria, anche tra di loro, fondano due imperi simbolo del capitalismo moderno. Loro sono esattamente i simboli contemporanei di come riuscire a vivere e fare impresa al limite della legge.
Nessun giudizio, solo una constatazione.
STO SCHERZANDO, MAMMA MIA !!!!!!
Apple e Microsoft: boh, mi sembra esagerato. Un conto è seguire pratiche di business spregiudicate, altro è violare la legge. Escludendo i vari procedimenti antitrust, le uniche cose che mi vengono in mente nella categoria “illegale” nella costruzione dei due imperi sono la questione dei diritti sull’interprete Basic che Allen e Gates avevano scritto (più Gates che Allen) per l’Altair e l’uso “cavaliere” dei brevetti e delle ricerche del PARC Xerox da parte di Jobs quando sviluppava Lisa. Peraltro, sull’edificio dove Jobs lavorava a Lisa sventolava una bandiera con teschio e tibie….