In una Parigi ormai lontana, dove si andava a lezione da Fernand Braudel e Claude Lévi-Strauss, maestri che hanno ridefinito la storia e l’antropologia, si poteva incontrare il geografo Pierre Gourou che a sua volta contribuiva a rivoluzionare la sua disciplina. Gourou diceva che la “cultura è la tecnologia”. Dunque, per lui studiare l’antropologia partiva dalla ricerca sulla tecnologia.
Sicché genera una straniante nostalgia leggere che il nuovo servizio dell’Huffington Post dedicato alla tecnologia e all’innovazione, seguito da Jose Antonio Vargas, si presenta dicendo che “technology is anthropology“.
Attento Luca, dire che l’antropologia è tecnologia NON è lo stesso che dire che la tecnologia è antropologia. Il primo modo di affromtare la cosa porta a scoperte epocali, il secondo a stronzate sesquipedali (tipo, la tecnologia è socialmente determnata, che poi è la scienza è socialmente determinata, che poi è i risultati della ricerca scientifica sono socialmente determinati, che poi è la verità è socialmente determinata, che poi è la realtà è socialmente detrrminata: fine della discussione). Che l’Huffington Post prenda la seconda strada non mi stupisce, ennesimo motivo per non leggerlo.