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Domenica, 13 maggio 2007
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Bookblogging Leggere il segreto di un inventore Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Settimana conclusa il 13 maggio 2007
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Libri comprati:
| Letture:
| Paolo Guadagni Vincenzo De Tommaso
Il nuovo potere dei consumatori Hoepli
Guido di Fraia (a cura di) Blog-grafie Guerini
Alberto D'Ottavi Web 2.0 Rgb Personal Touch
| David Leavitt
L'uomo che sapeva troppo Codice
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Ma è poi tanto diverso il mondo dei blog da quello dei libri? No, non sto parlando di forma, ma di sostanza. Con il tempo fatalmente limitato che abbiamo, l'esperienza di navigare tra le tantissime possibilità di lettura di libri non è poi tanto dissimile dall'esperienza di toccare per un attimo i pensieri espressi dai tantissimi blogger le cui parole promettono l'incontro con creatività importanti. Vabbè...
I due punti estremi del panorama che mi si presenta oggi sono tra l'America e il Giappone. Oggi leggevo di questo curioso parallelo che Cullen Murphy tenta di proporre tra la caduta dell'impero romano e i rischi che corre l'America: Are We Rome? The Fall of an Empire and the Fate of America è il suo titolo tanto naif quanto sincero. Immagino una sensazione simile a quella che provoca una lettura sulla fine dei dinosauri in lettori preoccupati per la fine del genere umano. Con la complicazione che qui l'Autore accetta che si pensi all'America come a una sorta di impero e non a una repubblica: per noi sarebbe un'accusa, per lui un punto di orgoglio... Ma dall'altra parte del Pacifico intanto Tsugumi Ohba e Takeshi Obata scrivono Death Note, un manga intrigante per la sua idea di partenza: un ragazzo trova il quaderno nel quale si scrive chi morirà e lo usa per uccidere i criminali di tutto il mondo: il che lo pone in una posizione ambigua, quella del giustiziere ingiusto; ma quando un altro ragazzo riesce a mettere la polizia sulle sue tracce per cercare di arrestarlo, lui passa decisamente dalla parte del male uccidendo anche gli inquirenti. Il Signore degli Anelli, la lotta tra il bene e il male, le vite da gameover del mondo dei videogiochi... Un manga è spesso semplicemente una situazione, un punto di partenza continuamente ripetuto ed elaborato, dal quale scaturiscono infinite storie delle quali si spera di conoscere un giorno il finale ma che non possono che avere solo conclusioni parziali in attesa del prossimo numero del fumetto. Dall'America una forma seria per un tema ingenuo che dunque si trasforma in un pensiero importante. Dal Giappone un tema serio in una forma ingenua: il che genera in milioni di appassionati il senso di appartenere a un'élite popolare.
Intanto leggo questa biografia di Alan Turing, uno degli inventori del computer, scritta da David Leavitt e tradotta in Italia da Codice Edizioni.
E' un libro bellissimo. Scritto in modo da lasciare senza fiato. Il segreto ne è il sottotesto dall'inizio alla fine.
Il dramma personale di un uomo che deve nascondere una parte di sé perché vive in un epoca e in una civiltà dominata da valori borghesemente incapaci di accettare un omosessuale. Un uomo però condotto dalla sua straordinaria intelligenza a diventare un elemento strategico, durante la Seconda guerra mondiale, nella lotta per decifrare il codice segreto usato dalla Germania nazista nelle comunicazioni militari. Un uomo che pensa il futuro del calcolo e ne indaga un mistero profondo: quello che deve distinguere la capacità di pensare di una macchina da quella di un essere umano.
Un uomo, infine, sul cui suicidio, commesso a 41 anni, resta l'ombra del giallo.
«Era figlio dell'impero e della borghesia inglesi. Suo padre, Julius, era nel servizio civile indiano e fu a Chatrapur, vicino a Madras, che Turing venne concepito. Julius ed Ethel Sara Turing ritornarono in Inghilterra, dove il loro secondo figlio nacque il 23 gugno del 1912, in una clinica privata a Paddington. Il suo nome completo era Alan Mathison Turing. Secondo la madre, "Alan era interessato ai numeri prima ancora d'imparare a leggere ed era solito studiarli sui pali della luce, eccetera". Mostrava anche una certa inclinazione a inventare le parole: "quockling" per il rumore che fanno i gabbiani quando litigano per il cibo, "greasicle" per "lo sgocciolio di una candela investita da un refolo", "squaddy" per tozzo e tarchiato. Tuttavia, sembra che sia stata dura per lui capire i fondamenti del calendario e più tardi ammise che da piccolo era "del tutto incapace di prevedere quando sarebbe arrivato il Natale. Non mi rendevo conto che arrivasse a intervalli regolari».
David Leavitt è un maestro. Leggerlo è un piacere. Anche quando il contenuto non fa piacere. «Etichettato come pericoloso per la sicurezza dello Stato a causa del suo eroico lavoro durante la Seconda guerra mondiale, Turing fu arrestato e processato con l'accusa di aver commesso atti di oscenità grave con un altro uomo. Come alternativa alla pena detentiva, fu obbligato a subire un umiliate ciclo di iniezioni di estrogeni che avrebbero dovuto curarlo».
«Nel 1954, alla fine, si suicidò addentando una mela inzuppata nel cianuro».
«Come ricaduta del suo arresto e del suo suicidio, per anni si minimizzò il suo contributo allo sviluppo del computer moderno, spesso attribuendo a John von Neumann il merito di idee che in realtà provenivano da Turing».
La Apple nega che ci sia qualsiasi riferimento a Turing nel boccone che manca alla Mela che sta nel suo logo... Da parte sua, dice la storia, Turing addentando la sua mela fatale pensava alla versione disneyana di Biancaneve e i sette nani.
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... L'organizzazione da leggere (6 maggio 2007) La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, David Leavitt
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio (L'Aleph). E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. E MilanoNera. E Sottotomo...
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