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Domenica, 6 maggio 2007
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Et bien...
E' fatta per Sarko. Non so che cosa farà, visto che ha detto tutto e il suo contrario. So che Fernand Braudel, paradossale, si era dichiarato una volta un gaullista anarchico... Donc... Auguri alla Francia. E al mio amico Yves...
9:40:40 PM
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Bookblogging L'organizzazione da leggere Rubrica settimanale casuale ma non troppo sui libri che prendo in mano
Settimana conclusa il 6 maggio 2007
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Libri comprati:
| Letture:
| Giuliano Amato
Riccardo Varaldo
Michela Lazzeroni
(a cura di)
La città nell'era della conoscenza e dell'innovazione
Franco Angeli
Vincenzo Moretti Dizionario del pensiero organizzativo Ediesse
| Vincenzo Moretti
Dizionario del pensiero organizzativo
Ediesse
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Agil. Alberi delle conoscenze. Alienazione. Amministrazione. Anomia. Apprendimento organizzato. Argyris. Barnard (Chester I.): «Secondo Barnard per comprendere come funziona un'organizzazione occorre conoscere le motivazioni che spingono gli individui che la compongono a contribuire al suo funzionamento».
Il
dizionario del pensiero organizzativo di Vincenzo Moretti si può leggere come un manuale. O come un esperimento pratico di serendipity (concetto caro all'Autore). In quest'ultimo caso si apre a caso - come uno di quei libri di sapore vagamente orientale che ogni tanto tornano di moda - e ci si confronta con un concetto.
Sfogliando la pagina si è fermata sulla voce Barnard. Che sembra fatta apposta per le due attività che mi assorbono di più in questo momento dal punto di vista professionale. La citazione di Barnard sembra fatta apposta per il percorso che sto facendo attualmente tra gli economisti che rifiutano e quelli che sostengono la necessità di tener conto dei fini nell'analisi economica e non solo dei mezzi. E mi fa pensare alle aziende per le quali nel corso della mia vita ho lavorato. Quante avevano una chiara consapevolezza dell'importanza delle motivazioni delle persone a sostegno del funzionamento dell'organizzazione?
«Barnard parte proprio dal rapporto tra organizzaziooni e soggetti per mettere a fuoco la sua teoria dell'organizzazione come sistema cooperativo».
Che cosa può fare una persona quando sulla sua strada incontra un masso che gli impedisce di procedere?
«Può scegliere tra le seguenti opzioni: 1. provare a rimuoverlo da solo e accorgersi che è troppo grosso per farcela; 2. cooperare con altre persone che si trovano sulla sua stessa strada e condividiono un fine comune, quello di procedere oltre; 3. farsi aiutare da altre persone che sono presenti nella zona ma che non percorrono la stessa strada in cambio di una ricompensa; 4. non spostare il masso e tornare indietro».
Certe volte queste considerazioni semplici sono quelle che aiutano.
Un'organizzazione che conosca queste cose semplici e ne tiri le conseguenze con coerenza deve prevedere il modo in cui la motivazione e il gioco di squadra si alimentano. Certo, ai tempi di Barnard era quasi rivoluzionario dire che i manager devono trattare i subordinati con rispetto per ottenere autorità. E che quanto più sono aperte le linee di comunicazione tra le varie branche dell'azienda tanto più migliora il sistema. Oggi queste cose si sanno. Mi piacerebbe però trovare un'organizzazione che le mette in pratica con consapevole determinazione. Per questo rileggere il semplice Barnard non è per nulla inutile.
Le puntate precedenti di questa specie di "rubrica"... La felicità di leggere (29 aprile 2007) La scommessa di leggere (22 aprile 2007) Leggere nel pensiero (15 aprile 2007) Leggere nella mente digitale (8 aprile 2007) Leggere nella rete (1 aprile 2007) Leggere gli effetti dell'autobiografia (25 marzo 2007) Leggere memi (18 marzo 2007) Leggere l'identità del reporter (11 marzo 2007) Leggere gli scenari (4 marzo 2007) Leggere di quelli che lavorano (25 febbraio 2007) Leggere dentro e fuori (18 febbraio 2007) Leggere parole chiave (11 febbraio 2007) Leggere appunti su ciò che non può essere scritto (4 febbraio 2007) Rileggere quello che va riletto (28 gennaio 2007) Leggere quello che gli amici hanno scritto (21 gennaio 2007) Leggere quello che gli altri leggono (14 gennaio 2007) Leggere per viaggiare (7 gennaio 2007) Leggere per meditare (31 dicembre 2006) Leggere per citare (24 dicembre 2006) Gli occhiali per leggere (17 dicembre 2006) Leggere, leggerezza, legge (10 dicembre 2006) Leggere o non leggere (3 dicembre 2006) Leggere per lavorare o lavorare per leggere? (26 novembre 2006)
Tag: letture, libri, Vincenzo Moretti
Scrivono di libri: Clelia Mazzini (Akatalēpsìa), Luisa Carrada (Il mestiere di scrivere), Stefania Mola (Squilibri), Ste (melodiainotturna), Ossimora (Antonia nella notte), Remo Bassini (Appunti), Seia Montanelli (Paese d'Ottobre), Renee (Book of the day), Mitì Vigliero (Placida Signora), Gian Paolo Serino (Satisfiction), Gattostanco, Gabriella Alù (Non solo Proust), Patrizia Bruce (Dimmi, cosa leggi?), Angèle Paoli (Terres del femmes), Alessio (L'Aleph). E inoltre: Bottega di Lettura, Penna e mouse, Bookrepublic. La Frusta. Zam. E MilanoNera. E Sottotomo...
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