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Sabato, 12 maggio 2007
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Chi parla di golpe
Il ministro del Tesoro del governo di centrosinistra dice che il rappresentante al consiglio di amministrazione della Rai nominato dal ministro del Tesoro del governo di centrodestra non gode della sua fiducia.
Per il centrodestra questo è un golpe.
Il golpe è una parola di origine spagnola che è giunta in Italia quando i militari del Cile hanno sanguinosamente abbattuto il governo di sinistra democraticamente eletto e hanno messo il paese a ferro e fuoco devastandone la coscienza, la cultura e il futuro. Era l'11 settembre del 1973.
Fare fuori un consigliere di amministrazione, senza spargimento di sangue, non è un golpe. Che il governo prenda il controllo di un'azienda di Stato che fa servizio pubblico - almeno sulla carta - non è un golpe. Casomai è una cosa all'americana un po' forte ma non del tutto antidemocratica che si chiama spoils system. Il governo di centrosinistra l'ha attuata in modo molto meno deciso e capillare del precedente governo di centrodestra. Casomai lo ha fatto in modo un po' più nascosto e clandestino. Ma insomma non possiamo parlare di golpe.
Se si parla di golpe per questo è perché: - si pensa che sostituire in modo non violento una persona in un cda equivalga a uccidere migliaia di persone - si pensa che si governi con la televisione - si pensa che il senso delle parole possa essere stravolto in modo strumentale e che appropriarsi delle parole dell'avversario politico significhi diluirne il senso fino ad annullarlo.
Non è certo una strategia sciocca. E' però una strategia brutta.
12:42:31 PM
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Appunti di storia della famiglia
Una volta facevo lo storico. E mi occupavo tra l'altro di storia della famiglia. Tema appassionante. Forse più della cronaca della famiglia. In un momento di confusione come questo, un paio di ricordi non possono farci male:
1. La famiglia non è un tema centrale nella buona novella annunciata dal Vangelo (per non dire che è anzi piuttosto criticata nella sua funzione conservatrice). 2. La famiglia romana è laica e centrale nella società repubblicana e imperiale. 3. La famiglia cattolica è una reinterpretazione della famiglia romana. Con una precisazione che emerge solo con il Concilio di Trento: solo all'inizio della Controriforma, il cattolicesimo stabilisce che la famiglia non è più un tema prevalentemente sociale ma diventa un territorio governato istituzionalmente dalla chiesa. Solo allora si stabilisce che il matrimonio è valido soltanto se celebrato da un sacerdote (tipicamente quello della parrocchia della sposa) e davanti a due testimoni. Prima il matrimonio era valido anche se gli sposi si dichiaravano marito e moglie senza che nessuno fosse presente.
Da allora, solo da allora, la famiglia nel senso istituzionale (non sacramentale) è al centro della politica della chiesa.
1:27:13 AM
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2007
Luca De Biase.
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1-06-2007; 16:22:44.
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