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Lunedì, 29 gennaio 2007
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Il futuro del corpo
Ho quasi finito le oltre 400 pagine del nuovo libro di Michael Crichton, Next. Il Guardian ha una recensione interessante. E si comincia a parlarne.
Mi pare che sia un libro sul futuro del corpo nel caos che la scienza asservita alla tecnologia e alla finanza sta vivendo. Con i media che non fanno altro che rimbalzare idee senza costruire una bussola.
Ecco alcune domande che emergono dalla lettura dei fatti raccontati da Crichton e che sono basati su notizie molto realistiche o addirittura effettivamente uscite sui giornali: - Le cellule di un paziente le cui caratteristiche sono state brevettate appartengono al paziente o agli scienziati? - Una persona che abbia un gene associato a un comportamento orientato a prendere rischi è responsabile quando compie un'azione che lo porta a commettere un delitto? - Che cos'è uno scimpanzé geneticamente modificato che parla e considera una donna sua madre: una scimmia o un uomo? - Come si trattano questi problemi sui media, nelle aule di tribunale, nelle camere del parlamento, nella vita quotidiana della gente comune? - Che significa la notizia, data anche dalla Bbc, secondo la quale un artista produce sapone con il grasso estratto da un uomo politico italiano che si è fatto una liposuzione?
Tutto questo è caos. Creativo forse. Ma senza freni. E senza alcuna interpretazione. Si vive questa trasformazione dell'idea di corpo umano, questa monetizzazione delle sue caratteristiche, questa generazione continua di fatti contrari all'opinione comune, senza alcuna fonte di armonizzazione con la vita civile tradizionale. Senza prospettiva.
Credo che gli scienziati non possano essere schiacciati sulla tecnologia e sulla spasmodica ricerca di risultati immediati solo perché hanno bisogno di finanziamenti alla ricerca senza conseguenze drammatiche sulla visione del mondo e la capacità di una società di mantenere in vita una forma di convivenza pacifica.
La reazione non può essere quella di fermare la scienza. Ma occorre chiedere agli scienziati di far vedere chi sono: non gente che si lascia strumentalizzare dalla finanza e dai media, ma veri ricercatori interessati alla scoperta di nuove verità. E che se, come avviene, modificano i dati dell'evoluzione non ne traggano conclusioni che non tengono conto dei fenomeni caotici che innescano.
Scienza e consapevolezza non sono alternative. Sono un processo unitario. O non sono.
1:29:58 PM
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2007
Luca De Biase.
Last update:
1-02-2007; 15:09:10.
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