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La strategia della consegna con i droni

Quando Amazon ha raccontato di voler arrivare alla consegna in 30 minuti usando i droni ha conquistato l’attenzione. C’è stato molto fideismo incuriosito e poca analisi economica. Dan Wang prova a fare il punto economico della questione e alla fine osserva che in questo momento non può essere conveniente, che è un’idea sfidante, che per ora i droni saranno usati preferibilmente in aree dove le strade sono scarse o poco praticabili, come in Africa (Flexport).

Il tema è più ampio, come del resto intuisce Wang, quando paragona questa questione a quella delle auto che si guidano da sole.

La scommessa è la costruzione di una nuova infrastruttura. Se esistesse un’infrastruttura efficiente di magazzini e droni che consegnano per tutti (a partire da Amazon ma non solo per Amazon) come una piattaforma di servizi probabilmente si potrebbe immaginare che la velocità di consegna provocherebbe un vantaggio per quanto riguarda certi tipi di merci. Se quella infrastruttura fosse monopolistica il prezzo del trasporto garantirebbe una certa quantità di profitto (con basso valore aggiunto e altro volume). Il problema è passare dalla condizione attuale a quella futura. E questo si fa con la finanza (con risorse aziendali o di mercato). Poiché un progetto del genere sarebbe molto costoso, probabilmente se ne farebbe uno solo, destinato a possedere un monopolio. Ci vuole una sorta di dumping finanziario, ma si potrebbe fare. Un po’ come probabilmente avverrà con le utility per il trasporto delle persone e delle merci con le auto e i camion che si guidano da soli. Non ce ne saranno molte di queste utility, saranno private e finanziate con grande capitale. E queste ultime utility saranno in concorrenza con i droni per le consegne anche se il servizio sarà diverso (forse meno veloce, forse meno costoso).

I problemi legali sono irrisolti. I problemi di sicurezza sono irrisolti. I problemi di concorrenza sono irrisolti. I problemi di concentrazione delle informazioni sui clienti sono irrisolti. Ma probabilmente la logica di sviluppo di questo genere di servizi è quella di costruire piattaforme di trasporto destinate a condizione monopolistica privata a suon di risorse finanziarie. Sbaglio?

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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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