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I repubblicani e la net neutrality

Secondo Brendan Sasso, sul NationalJournal, con la vittoria repubblicana alle elezioni di midterm americane, si chiariscono anche le posizioni sulla net neutrality.

In pratica, i repubblicani interpretano la net neutrality come una regolamentazione del web e vogliono consentire alle compagnie telefoniche di fare quello che vogliono. I democratici interpretano la fine della net neutrality come il controllo esercitato dalle compagnie telefoniche su quello che i navigatori della rete possono trovare. Queste posizioni sono anche chiarificatorie per quanto riguarda il bizzarro dibattito in proposito che c’è in Italia.

La libertà di navigazione in rete può essere definita dalle strategie delle compagnie telefoniche o da uno standard architetturale della rete come la net neutrality. In ogni caso occorre una regolamentazione: o per dichiarare che le compagnie telefoniche sono padrone del traffico e per dichiarare che tutti si devono attenere allo standard architetturale. In nessun caso, lo stato si può chiamare fuori. Ma un fatto è certo: chi crede nel mercato vuole la net neutrality. Chi crede nelle grandi telco vuole dare loro il controllo del traffico in rete. Gli americani riescono sempre a rendere tutto molto semplice. Troppo semplice.

Vedi anche:
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Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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