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NòvaAJ – Cose da ricordare

Oggi è cominciata NòvaAJ. L’app si scarica sullo smartphone da App Store e Google Play. E fa scoprire più Nòva di quanta ce ne stia sulle pagine di carta. Dobbiamo imparare a usare la tecnologia del giornale aumentato per dare informazioni più complete, importanti, più adatte a interpretare la dinamica dell’innovazione. Oggi è un giorno da ricordare. Sia per quello che impareremo dall’esperienza. Sia per quello che abbiamo imparato. Tra le molte cose da ricordare, eccone sette:

1. Marco Zamperini sapeva contagiare di energia costruttiva chi gli stava intorno. La sua carica ha accompagnato i primi passi del nostro progetto: ed è qui con noi. Il nuovo inizio di Nòva è per lui.
2. Giorgio Donghi è un professionista del design digitale giovanissimo, di grande bravura, impegno, simpatia. È un piacere lavorare con lui. La sua gioia è la nostra speranza.
3. Nòva AJ non è pronta per Windows. Né per Blackberry. Questo è un cruccio. Intanto sappiamo che arriverà presto nella versione tablet. Ma non basterà. Pensare anche a chi non la può usare è un dovere. E impone di fare qualcosa.
4. Scrivere un giornale aumentato non è tecnologia. È comunque fare informazione. E l’informazione non va giudicata per gli effetti speciali. Ma senza cultura tecnologica un giornale non evolve.
5. Nòva ha senso se ha senso per chi l’adotta. Nòva è le storie degli innovatori che racconta. E impara con loro.
6. Nel numero di oggi, manca un pezzo che ci sarebbe dovuto essere. Lo avrebbe firmato Luca Dello Iacovo.
7. La comunità dalla quale Nòva emerge è un’umanità complessa: speriamo che oggi sia un po’ meglio collegata. Lavorare insieme per realizzare un progetto che ha senso è una forma di felicità.

Vedi anche:
Dicevamo di Nòva Nòva
Nòva Nòva… Cambio di passo
Nòva Nòva da progettare…

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  • bello, spero l’abbiate scritta in html5 (almeno prevalentemente) con strumenti come AppCelerator o altri avreste per poterne “esportare automaticamente o quasi apps per le altre piattaforme mobili, incluso il mobile Web (piattaforma mobile ancota viva di cui ci si scorda :-)), e una code base molto più gestibile nel futuro. Certo bisogna perderci tempo e magari la prima app su Android veniva fuori meno “slick” all’inizio. Ma sul lungo termine sarebbe di luna la soluzione migliore per un app di tech financial news, che non ha necessità particolari di performance. Vedi Boston Globe e Financial times…

  • l’ho provata da tabled android, quindi con la versione non ottimizzata
    non e’ male e sono sicuro che non e’ di grafica che si debba parlare in questi casi
    cio’ che mi sembra ancora un po’ troppo “staccato” (nel senso musicale del termine) e’ il cambio media: il salto carta-video e’ tutt’ora notevole, e vedere un video puntando un titolo di un giornale sembra (sembra) ancora poco sensato

    non so se sono riuscito a spiegarmi, spero di si

  • Salve.
    per cortesia fateci sapere , su Nova cartaceo, quando sarete pronti per trovarvi con uno smarphone wibdows.
    grazie.
    Beppe Rinaldi

Luca De Biase

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