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Mal di testa politico al Tg5

Se in albergo ti capita di vedere un Tg5 della mattina e fai un’osservazione non sai se è un caso o una regola. Certo, l’Osservatorio di Pavia registra che i telegiornali Mediaset dedicano ai personaggi della Destra un tempo abissalmente maggiore di quello che lasciano ai personaggi della Sinistra e delle opposizioni. Ma non calcola la qualità dei servizi. Oggi, le immagini dedicate ai personaggi di opposizione apparivamo molto mosse, a guardale ti veniva il mal di testa. Le immagini che riprendevano le persone di Destra erano invece belle, ferme e gradevoli… Ah, tra i personaggi venuti “mossi”i c’era anche Fini. Naturalmente può essere stato un caso isolato di oggi: un’osservazione non fa una regola.

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  • Utilizzeranno il modo di girare del metodo Dogma, quello ideato da Lars Von Triers nel 1995 per “purificare” il cinema dalla “cancrena” degli effetti speciali e dagli investimenti miliardari. 🙂

  • Celebre Fede che metteva foto di Prodi mentre mangiava o altro, tutte situazioni in cui avere una foto mostrabile è un’impresa. Mentre le foto di Berlusconi sono quelle del ’94. L’abitudine si è poi diffusa e sì, confermo, non è una cosa casuale, è la norma.

  • Non vedo lo scandalo. Basta guardare le copertine dell’Espresso gestione Hamaui. Per non dovere riandare, in ambito televisivo, al dibattito elettorale Kennedy-Nixon, 1960.

  • Tra il 2006 e il 2008 l’Espresso aveva incarichi di governo. Altrimenti, stiamo a prenderci per le natiche. Anzi, peggio, perchè se fai finta di essere neutrale e poi fai porcate manipolatorie è anche peggio. La Fininvest si sa da che parte sta, proprietà o non proprietà.
    Peraltro, stiamo a discutere di nulla. E la Reuters che manipola regolarmente le foto dal Medioriente per dare addosso a Israele ? O quando ritoccavano le foto di Condoleeza Rice per farla sembrare un mostro (ricordo che il Corriere ci cascò, o meglio si prestò alla propaganda) Ma anche lì, siamo a discutere di fuffa: un amico durante l’alluvione della Valtellina (migliaia di secoli fa) colse un collega fotografo armato di bambola di pezza da collocare sulle rovine fangose più fotogeniche per scattare con più pathos. La Reuters lo rifece in Libano nel 2006, con intenti più scopertamente pro-Hezbollah (le organizzazioni palestinesi regolarmente realizzano sceneggiate con finti morti e finti feriti a uso e consumo di fotografi e cameramen occidentali, che nella stragrande maggioranza dei casi sanno benissimo che è tutto finto ma incassano e ringraziano, così a casa i caporedattori sono contenti). Lo stesso fanno gli eserciti occidentali ma chissà perchè si sa subito che è finto. Sarà perchè i giornali e le TV pullulano di traditori ? O le famose foto dell’Espresso dei tempi d’oro che coglieva i parlamentari sgraditi in pose buffe o bizzarre. Vogliamo riandare al bassorilevo che sta sulla porta monumentale in Piazza Cavour a Milano, risalente all’età comunale, che ritrae la moglie di Federico Barbarossa che alza le gonne e fa vedere il pelo ?
    I repeat, non vedo lo scandalo. Basta che tutti sappiamo che le immagini (soprattutto le immagini) vanno prese con MOLTA attenzione. Se poi invece vogliamo cullarci in una visione del mondo che ci accarezza gli occhi e ci scalda il cuore (nemici mostri o ridicoli, amici angeli e pensosi), vabbè, umano, troppo unmano.

Luca De Biase

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