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Obama oPad

Bella discussione. Metilparaben si preoccupa di un’involuzione antitecnologica di Obama. Luca Nicotra invita a leggere tutto il discorso del presidente americano. E osserva che le sue opinioni si collocano dopo, non prima dell’innovazione tecnologica. Sono nel mondo in cui la ricchezza delle nuove opportunità aperte dalla rete è dispiegata e apprezzata, ma un mondo nel quale c’è bisogno di un altro salto di qualità: per favorire l’emergere di nuovi modi per scoprire, filtrare, interpretare, condividere in modo trasparente, l’informazione. Per non essere travolti dalle strategie della disattenzione. E l’istruzione, dice Obama, è una risorsa da migliorare per andare in questa direzione.

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  • L’anno scorso ho assistito ad un seminario tenuto da David Plouffe, general manager della campagna di Obama. Ha sicuramente parlato di web, di tecnologia, di email, di connessioni ma, la cosa piu importante con sui hanno fatto rete è stato il passaparola umano, cioè niente è piu valuable di un vicino di casa che ti dice Aho io voto Obama. Non il blog del vicino di casa, ma proprio lui mentre taglia il pratino di casa.
    http://vimeo.com/7220565
    Certo niente sarebbe stato possibile senza la tecnologia, nemmeno l’informazione, ma questo (Obama) s’è fatto gli states su e giu ed era animale da comunicazione.
    per me è politicamente comprensibile che allo stato attuale della situazione Obama riporti sulla sua persona il timone dell’informazione senza che questa appaia affidata a “chiunque” apra un blog o abbia un Ipad.

  • L’informazione libera e’ un elemento essenziale dell’evoluzione della societa’ moderna. Il problema secondo me non sta tanto nel trovare modi di limitare la produzione e l’uso della tecnologia come metodo di accesso e produzione dell’informazione, perche’ questo e’ impossibile e non e’ quello che vorremmo. E’ essenziale secondo me invece evolverci nel modo in cui assimiliamo e processiamo le informazioni, ancora ancorato ad un modello di input-output 1:1 – l’informazione arriva, nel formato di news, newsletter, email, blog etc ed il cervello la processa in modo lineare. L’evoluzione nelle tecnologie richiede di pari passo un’evoluzione nei nostri meccanismi cognitivi, per diventare esperti “knowledge workers”. In fondo, nell’era moderna siamo tutti knowledge workers.
    Stefania Lucchetti
    Autrice di “The Principle of Relevance”
    http://www.stefanialucchetti.com
    http://www.theprincipleofrelevance.com

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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