Si parlava ieri a Trento di open data, opportunità di crescita e nascita di nuove iniziative a partire dalla libera disponibilità di tutti i dati pubblici. Oltre ai casi americano e britannico, sono state citate le iniziative esemplari sul catasto Trentino, sulla cultura della Sardegna, sui dati pubblici del Piemonte. Grazie ai commenti: Pierluca Santoro, Fioretti, Roberto Marsicano, Gigi Cogo, Pm; più che a conoscere nuovi dati specifici, il convegno è forse servito a condividere esperienze e linee guida. Un’obiezione di fronte all’apertura dell’accesso alle...
visioni
Jigme Thinley
Jigme Thinley, primo ministro del Buthan, è stato al Festival dell’Economia di Trento, dove ha raccolto grandissimi consensi con la sua idea di guidare la sua gente non in base agli indicatori definiti per calcolare il Pil ma in base a misure che possano avere a che fare con la felicità. Tra gli altri entusiasti, lo stesso Giuseppe Laterza: all’editore brillavano gli occhi raccontando a tutti la straordinaria qualità intellettuale e politica di Thinley. Un pezzo del New York Times ne aveva dato conto tempo fa. Si tratta di un approccio molto razionale che non nega...
Jobs parla di camion
Steve Jobs dice che in passato, quando l’America era una nazione agricola, tutti avevano un camion. Poi si è passati alle automobili di tutti i tipi e i camion sono restati a quelli che li usano per lavori specifici. I pc gli sembrano un po’ come i camion. E in futuro tutti useranno vari tipi di strumenti, mentre i pc resteranno necessari a quelli che ci lavorano: un po’ come i camion di oggi.
Informazione silenziosa
Per quanta esperienza razionale abbia fatto la civiltà, resta il fatto che la maggior parte delle azioni individuali e collettive sono irrazionali e dominate dall’inconsapevolezza, dalle mentalità indiscusse, dall’emozione, dall’intuizione, dall’istinto. Si reagisce senza pensare molto più di quanto si agisca dopo una riflessione. Vale anche per l’informazione? Un articolo di Harry Collins dimostra che la stragrande maggioranza delle cose che sappiamo riguarda cose che non sappiamo di sapere. Daniel Kahneman dimostra che la stragrande maggioranza delle nostre...
La fabbrica dell’attenzione
Livia Blackburne studia Brain and Cognitive Sciences al Mit. E in questo post spiega come si cattura e mantiene l’attenzione:
1. sorprendi i lettori con un fatto o un dato inaspettato
2. crea un contesto per cui i lettori sentano empatia
3. definisci un mistero
“The more I think about it it, the clearer it becomes
that fiction and nonfiction hook their readers in fundamentally the
same way. It’s all about providing a bit of context to make the reader
care and introducing a mystery to keep her hooked.”
via GG
Stranieri…
Bello! Da vedere a schermo intero…
Storia futura
Qualche mese fa si è tenuto un convegno dal suggestivo titolo: “2060: CON QUALI FONTI SI FARA’ LA STORIA DEL
NOSTRO PRESENTE?“
Ora è tutto online. I relatori. E soprattutto i paper dei ricercatori…
A margine del batterio di Venter
L’annuncio di Craig Venter ha dato una scossa. Per chi si sia perso le puntate precedenti da non perdere l’Economist: editoriale e briefing. Un dibattito notevolissimo in materia è su Edge. L’articolo di Venter e colleghi è su Science. Tra i molti temi emergenti, uno induce a qualche riflessione chi si interessi di informazione. In pratica, il lavoro di Venter è basato sull’idea di cambiare il dna di un batterio con un dna artificiale; tutto il resto dell’organismo resta quello originale, il dna è diverso; la notizia di questa settimana è che il batterio ottenuto...
Narrazione e prospettiva
Stasera ce la raccontiamo con Giuseppe Genna a Oilproject. La narrazione è una parola chiave. Ma raccontare la narrazione è superdifficile. Soprattutto quando ci sei in mezzo. Anche perché come sappiamo bene gli stimoli vaganti sono moltissimi ma i filtri narrativi sono scarsi e confusi. Remo Bodei dipinge la memoria nell’epoca della rete come una facoltà in tensione, sollecitata a mutare da un contesto che valorizza un iperpresente nel quale tutto è accessibile ma senza necessariamente favorire il riconoscimento di una prospettiva. I racconti lineari e parziali, i frame interpretativi...
Caso per caos
Il petrolio del Golfo del Messico e l’ambiente globale. La nuvola del vulcano islandese e i voli aerei. La crisi greca e l’euro. Fenomeni caotici, interconnessioni mondiali. Se ne conversava ieri, con Ket. Fanno apparire i grandi potenti della Terra come persone che non sanno che cosa possono davvero fare. Eppure devono intervenire. Problema da far tremare i polsi. Perché forse indica la necessità di cambiare le forme dei governi. Ma certo non spiega come fare. A quanto pare, i fenomeni caotici non si governano vietandoli: si indirizzano con interventi strategici capaci di...
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