Avevo scritto un lunghissimo post sul libro di Nicholas Carr dedicato agli effetti cognitivi negativi dell’uso di internet. Avevo riportato i principali punti in discussione, le risposte di Steven Berlin Johnson e l’intervista di Open Culture. Aggiungevo qualche punto di vista in più sostanzialmente critico. Un problema tecnico alla connessione ha impedito la pubblicazione. Il post si è perso. Anche perché non avevo salvato, a causa di un atteggiamento superficialmente fideistico nei confronti della tecnologia. Carr non ha ragione, ma forse non ha nemmeno torto.
perplessità
Per chi ha ancora voglia di parlare ai politici
Chi ha ancora voglia di parlare ai politici e pensa che facendolo si possa ottenere un po’ di buon senso sulla legge “bavaglio” e le norme restrittive che riguardano potenzialmente anche i blog, puó dare un’occhiata alla lettera aperta di Valigia Blu.
La ricostruzione di Tangentopoli
Mani Pulite aveva limitato e in parte abbattuto Tangentopoli. Gli ultimi 17 anni di politica sembrano una lenta ma sempre più decisa ricostruzione. Adesso salta fuori che per indagare con le intercettazioni in merito a possibili reati di corruzione ci saranno altre difficoltà. Esiste purtroppo un ceto “imprenditoriale” che considera la corruzione normale o per lo meno accettabile, in cambio di lavoro. E invece è una pratica profondamente ingiusta e inefficiente, che mette in difficoltà le imprese corrette e favorisce quelle che accantonano fondi neri e competono a suon di mazzette...
Bavaglio di principio
Se la legge bavaglio verrà approvata con le modifiche introdotte ieri sarà un po’ meno penalizzante per la magistratura, ma non modificherà un principio: che i giornalisti e i giornali possono essere ritenuti colpevoli nel caso che pubblichino un documento rilevante per la cronaca ma non ancora uscito dalle maglie introdotte dalla nuova legge. Il principio in America è diverso: e garantisce molto di più la libertà di stampa. Il giornale ha diritto di pubblicare. Se il documento è uscito illegalmente sarà colpevole chi lo ha fatto uscire non il giornale che lo ha pubblicato. Nonostante...
ItalyLeaks: la luce dell’ombra
Mettiamo in chiaro le proporzioni. La maggioranza degli italiani ottiene notizie solo dal Tg, dice il Censis. Significa che le notizie che si trovano sui giornali e su internet sono note a una minoranza di italiani. Anche perché una buona metà degli italiani non legge e non scrive. La visione della realtà più diffusa è data dalla televisione. Sia a livello di fatti, sia a livello di interpretazioni dei fatti. In questo contesto, non è assurdo che qualcuno pensi che quello che viene fuori in rete attraverso Wikileaks sia destinato a restare vagamente clandestino. Il risultato si...
Ma dov’è l’Italia?
Grande Ethan Zuckerman a TED. Chiusi nel gregge di quelli che la pensano come noi, abbiamo una visione del mondo distorta. Elif Shafak dimostra la forza delle storie per costruire una cultura cosmopolita. E David McCandless usa la raffigurazione dei dati statistici per superare stereotipi e luoghi comuni. Ci si accorge che l’Italia è il paese dei luoghi comuni. Il dibattito autoreferenziale rischia di produrra una cultura contemporaneamente cinica e poco critica. Ma l’Italia è potenzialmente il posto perfetto per superare gli stereotipi: nessuno nell’occidente civilizzato ci...
Paul Steiger senza bavaglio
Paul Steiger, leader di Propublica, ha voluto sapere di più della legge “bavaglio“. La descrizione della legge e dei motivi per i quali il governo italiano la vuole far passare lo hanno spinto a spiegare che negli Stati Uniti le intercettazioni non hanno limiti di tempo e se vengono per qualche motivo in possesso di un giornale possono essere pubblicate. Ci possono essere casi in cui le intercettazioni non devono essere fatte uscire, ma anche in quei casi il responsabile dell’illecito è chi le dà a un giornale: resta chiaro che il giornale che ne venga in possesso le puó...
“I ricchi sono diversi…”
“I ricchi sono diversi. I ricchi sono spietati”. Un commento che si trova in un fantastico articolo del New York Times che dimostra come i poveri che, per senso dell’onore, tentano in ogni modo di pagare le quote del loro mutuo in America, sono molti in percentuale; mentre i ricchi non pagano i debiti in proporzione maggiore.
Fuori pista
“In Italia c’è fin troppa libertà di stampa“, diceva. C’è anche fin troppa libertà di dire balle. E di depistare. L’Fnsi si muove. La privacy non si difende limitando pericolosamente la libertà di stampa. Rodotà scrive di diritto di informazione e di cultura. Forse diventerà sempre più importante studiare il nuovo servizio di Reporters sans Frontières. E molti considereranno sempre più importante conoscere il funzionamento di Wikileaks. Ma è chiaro che la storia, oggi, chiede al pubblico attivo capace di condividere notizie e...
Ipercritica della ragione italica
Dice la Doxa che l’Italia ha un’immagine abbastanza buona all’estero. Ma se si fa il rapporto tra l’immagine all’estero e l’immagine dall’interno, l’Italia è la penultima in classifica, mentre l’ultimo è il Giappone.
Non è banale l’interpretazione. Siamo ipercritici? Ci conosciamo meglio di quanto non ci conoscano dall’estero? Siamo simpatici proprio perché non ce la tiriamo?
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