Home » perplessità

perplessità

partecipazione perplessità visioni

Falling Walls – Quali altri muri devono cadere?

A Berlino il 9 novembre 2001. Falling Walls: quali altri muri devono cadere? È la magnifica idea di conferenza che è stata lanciata qualche anno fa e che sta prendendo piede nel panorama dei grandi appuntamenti di chi pensa alla prospettiva che stiamo costruendo per la nostra civiltà. C’è un muro anche a Roma… E non abbiamo molto da aggiungere. Un muro nella nostra testa. Al quale un gesto artistico e attivistico ha dato una forma. Non si va nel merito, qui, per mancanza di competenza sul fatto specifico. Ma il simbolo c’è.  Da Falling Walls partirà a settembre una...

perplessità

Wikileaks, PayPal, Fbi… Eccessi ideologici

Chi ha cominciato? Wikileaks pubblicando con l’aiuto di New York Times e altri giornali di tutto rispetto un’enorme quantità di messaggi un po’ riservati della diplomazua americana? Oppure il governo americano che – si dice – ha chiesto alle compagnie come Amazon e PayPal di cessare ogni servizio a favore di Wikileaks? Oppure gli anonimi che hanno attaccato PayPal? Sappiamo che la richiesta di boicottaggio contro PayPal appare legale, anche se produce un’ideologizzazione delle relazioni funzionali sul web, che è peraltro conseguenza delle precedenti azioni...

perplessità

Le mappe del mondo senza l’Italia

L’Italia non interessa più all’estero, dice Eric Jozsef, corrispondente di Libération. Lo si intuiva. Al più incuriosisce come le nozze di qualche duca che trova ancora spazio nelle cronache, più per divertimento che per informazione. Ma quello che importa dell’osservazione di Jozsef è la motivazione: “Perché non asseconda il cambiamento, perché i personaggi politici sono sempre gli stessi, perché altri Paesi emergenti la stanno sovrastando. A Napoli, per le recenti elezioni comunali, di giornalisti stranieri c’ero solo io. E a Milano eravamo in due”. (via...

media perplessità

Fox fa male all’America

L’attacco generalizzato all’impero di Murdoch è una storia interessantissima e vedremo come va a finire. Ma un fenomeno nel fenomeno è importante: la tenuta dello stile “informativo” di Fox è indirettamente in discussione. E secondo me è un bene. Da decenni si sta svolgendo sotto i nostri occhi una storia sbagliata. Ormai nessun politico può dichiarare di voler alzare le tasse perché viene messo in croce immediatamente. Ma i cittadini vengono riempiti anche di promesse sulla qualità del servizio della pubblica amministrazione che puntualmente vengono disattese...

perplessità

Frasi come “thank you and goodbye”…

All’atterraggio gli assistenti di volo dicono sempre frasi cui si dedica poca attenzione. Atterrando con un volo Lufthansa da Edimburgo a Francoforte sentivo il suono dell’altoparlante ma non prestavo attenzione alle parole. Fino a che sotto il livello della coscienza è passata la frase “thank you and goodbye”. Improvvisamente si è accesa l’attenzione. Perché era la copertina dell’ultima copia del News of the World. Una frase vagamente commerciale, sentita nel contesto di un atterraggio e pronunciata nell’intento di invitare ancora i passeggeri a...

perplessità

L’assurdo, beffardo aumento della spesa pubblica italiana negli ultimi 10 anni

Chi lavora nella scuola pubblica sa a quali ristrettezze di bilancio è stato sottoposto. Lo sa anche chi lavora negli ospedali. E nei tribunali. Per questo la scoperta che negli ultimi dieci anni la spesa pubblica è comunque aumentata del 50% è un’amara sorpresa. La notizia è nelle pieghe di un’intervista a Prodi di oggi sul Sole: “La spesa pubblica nell’ultimo decennio è scappata di mano, e bisogna metterci sul serio rimedio. È noto a pochi che in dieci anni la spesa pubblica complessiva al netto degli interessi è cresciuta di oltre il 50%, passando da 479 miliardi...

perplessità

Etanolo affamato

E dunque i sussidi all’etanolo stanno facendo davvero salire il prezzo del cibo. Vanno bloccati, dice Karol Bourdreaux. Per impedire che facciano troppo male alle popolazioni affamate dell’Africa.

media perplessità

AGCOM: com’è finita

Una soluzione abbastanza buona anche se densa di punti interrogativi: la soluzione trovata all’AGCOM è stata anticipata da Alessandro Longo.
In sostanza sono esplicitamente esclusi dal provvedimento i siti di informazione e quelli non commerciali. La procedura amministrativa si interrompe se una delle parti si rivolge alla magistratura. Non si oscurano i siti esteri. E ci sono 60 giorni per discutere.
Il rischio? Che vada a finire che tutti siano un po’ scontenti. Salvo gli avvocati.
Da leggere Quinta.

media perplessità

Murdoch è responsabile? (chiose vagamente tangenti l’AGCOM)

Una bambina è stata rapita. Un giornalista di News of the world è entrato illegalmente nella segreteria telefonica. Ha ascoltato le telefonate, le ha cancellate, ha scritto il suo scoop. La bambina poi è stata uccisa. La polizia ritiene che il giornalista abbia interferito in modo gravissimo nelle indagini. Il giornale è di Murdoch. (Reuters) Molti si domandano se alla fine Murdoch la pagherà. L’ipercompetitività dei giornali scandalistici inglesi è un carattere tipico di quel medium. Ma non per questo tutti i giornalisti si comportano in quel modo. E nessuno si preoccupa di pensare...

media perplessità

Rodotà e AGCOM

Rileggevo alcuni appunti su un convegno della settimana scorsa. Ecco un estratto dell’intervento di Stefano Rodotà (spero di aver preso bene gli appunti): Stefano Rodotà diceva che per lui occorre integrare il concetto di copyright con nuovi riferimenti. Pensa al “futuro delle idee” di Lessig e alla “conoscenza come bene comune” di Elinor Ostrom. E l’accesso è sempre più autorevolmente considerato un diritto. D’altra parte, dice sempre Rodotà, all’autore conviene far circolare le sue idee: se vende 10mila copie, guadagna 10mila euro; ma se...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

Video

Post più letti

Post più condivisi