Chi lavora nella scuola pubblica sa a quali ristrettezze di bilancio è stato sottoposto. Lo sa anche chi lavora negli ospedali. E nei tribunali. Per questo la scoperta che negli ultimi dieci anni la spesa pubblica è comunque aumentata del 50% è un’amara sorpresa. La notizia è nelle pieghe di un’intervista a Prodi di oggi sul Sole: “La spesa pubblica nell’ultimo decennio è scappata di mano, e bisogna metterci sul serio rimedio. È noto a pochi che in dieci anni la spesa pubblica complessiva al netto degli interessi è cresciuta di oltre il 50%, passando da 479 miliardi...
perplessità
Etanolo affamato
E dunque i sussidi all’etanolo stanno facendo davvero salire il prezzo del cibo. Vanno bloccati, dice Karol Bourdreaux. Per impedire che facciano troppo male alle popolazioni affamate dell’Africa.
AGCOM: com’è finita
Una soluzione abbastanza buona anche se densa di punti interrogativi: la soluzione trovata all’AGCOM è stata anticipata da Alessandro Longo.
In sostanza sono esplicitamente esclusi dal provvedimento i siti di informazione e quelli non commerciali. La procedura amministrativa si interrompe se una delle parti si rivolge alla magistratura. Non si oscurano i siti esteri. E ci sono 60 giorni per discutere.
Il rischio? Che vada a finire che tutti siano un po’ scontenti. Salvo gli avvocati.
Da leggere Quinta.
Murdoch è responsabile? (chiose vagamente tangenti l’AGCOM)
Una bambina è stata rapita. Un giornalista di News of the world è entrato illegalmente nella segreteria telefonica. Ha ascoltato le telefonate, le ha cancellate, ha scritto il suo scoop. La bambina poi è stata uccisa. La polizia ritiene che il giornalista abbia interferito in modo gravissimo nelle indagini. Il giornale è di Murdoch. (Reuters) Molti si domandano se alla fine Murdoch la pagherà. L’ipercompetitività dei giornali scandalistici inglesi è un carattere tipico di quel medium. Ma non per questo tutti i giornalisti si comportano in quel modo. E nessuno si preoccupa di pensare...
Rodotà e AGCOM
Rileggevo alcuni appunti su un convegno della settimana scorsa. Ecco un estratto dell’intervento di Stefano Rodotà (spero di aver preso bene gli appunti): Stefano Rodotà diceva che per lui occorre integrare il concetto di copyright con nuovi riferimenti. Pensa al “futuro delle idee” di Lessig e alla “conoscenza come bene comune” di Elinor Ostrom. E l’accesso è sempre più autorevolmente considerato un diritto. D’altra parte, dice sempre Rodotà, all’autore conviene far circolare le sue idee: se vende 10mila copie, guadagna 10mila euro; ma se...
Quando innovano gli editori?
Provocatoriamente, Neil Thackray si domanda: “Ma le compagnie media devono fallire prima di riuscire a reinventarsi?”
Con Luke Williams, possiamo solo rispondere che non è la migliore strategia possibile… (blog)
David Weinberger su AGCOM e Obama… Qualche sorpresa
David Weinberger è andato un po’ più avanti con la ricerca sulla questione dell’appoggio americano alle regolamentazioni in discussione all’AGCOM segnalato dalla Fimi. E ne parla sul suo blog e su BoingBoing. Quello che ha trovato non è un chiaro sostegno alle proposte AGCOM, che sembrano esagerate, ma in ogni caso non giudica particolarmente “carino” l’atteggiamento dell’amministrazione americana. Peraltro, vanno guardati i commenti al pezzo su BoingBoing. Fino a questo momento non c’è nessuna simpatia nei confronti degli italiani;...
AGCOM anti-piracy enforcement measures: worries prevail while Italians debate about free internet
Italy is again at a crossroads about freedom and quality of its media. On July 6, Italy’s telecommunication regulator, AGCOM, will decide how long will let the public debate about the new enforcement tools to fight copyright infringement the Agency is introducing. The law, introduced by the present government, generally requires AGCOM to adopt anti-piracy tools, but the AGCOM proposal gives the Authority itself the power to remove content from Italian websites or to block access to foreign websites accused by copyright holders to break their rights. There will be no need to go...
Google+ offre meno libertà agli utenti mobili
Google+ non si può usare in mobilità senza concedere a Google di conoscere la localizzazione dell’utente. Dopo vari tentativi con iPhone e iPad si direbbe che sia così. Usando Google+ con il computer si va senza problemi. Ma se si accede con il browser del cellulare o del tablet il sistema chiede di accettare di condividere con Google i dati sulla propria localizzazione. (Ho chiesto lumi anche su Google+ e attendo risposte). La conseguenza è che Google può usare i dati che raccoglie sulla localizzazione e condividerli con terze parti. E sebbene Google+ sia un ottimo prodotto (con pro e...
Chi è il GAO e perché non piace tanto alle lobby antipirateria
IL GAO, Government Accountability Office, è un’agenzia che deve fare studi per il Congresso americano in modo indipendente e non partisan sul modo in cui il Governo federale spende i soldi dei contribuenti. Il capo del GAO è nominato dal Presidente sulla base di una rosa di nomi indicata dal Congresso. Juan Carlos De Martin segnala uno studio del GAO dell’aprile 2010 dedicato alla ricerca sugli effetti complessivi sull’economia della contraffazione e della pirateria. Il GAO conclude dicendo che è impossibile valutare l’insieme delle conseguenze economiche della...
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