E’ sempre divertente leggere i messaggi che vengono generati dall’interfaccia dei prodotti Microsoft. Ho meditato a lungo (30 secondi) sulla seguente dicitura, non a caso apparsa quando ho cliccato help perché un messaggio sul browser non mi lasciava continuare a lavorare in pace: Informazioni sulla Barra informazioni di Internet Explorer Informazioni sulla Barra informazioni di Internet Explorer Nella Barra informazioni vengono visualizzate le informazioni sulla protezione, i download, le finestre popup bloccate e altre attività di Internet Explorer. Tale barra è situata nella...
perplessità
Le parole modellano il pensiero
Lera Boroditsky, psicologa a Stanford, conduce la sua ricerca su come il linguaggio dà forma al pensiero. Un caso di studio potrebbe essere il pensiero in un paese che non fa che discutere di “escort”, “moralità pubblica” e “spazzatura”. Non immotivatamente.
Tutto il federalismo dalla fiction alla ficscionne e alla ficsssion
Si discuteva su Twitter del perché non esista un giornale europeo. I commenti portavano in due direzioni alternative: perché l’editoria non riesce a trovare la soluzione, o perché non esiste un’identità europea? Forse non sono poi tanto alternative. Ma in quel contesto Paolo Barresi ha introdotto inopinatamente il tema del federalismo televisivo-linguistico lanciato da Roberto Castelli qualche tempo fa. Interpretazione: non solo non esiste un giornale europeo né un’identità europea; addirittura in Italia si rischia di mettere in discussione una tv e una identità nazionale in...
Santi e palloncini
Il titolo della Repubblica è attraente. Il premier dichiara con grande competenza di non essere un santo. Ma non si può cliccare per leggere l’articolo. Perché davanti alla pagina viaggiano dei palloncini pubblicitari. Per trovare il modo di farli sparire occorre guardare bene la pagina e cliccare (nel mio caso) più volte su un bottone in alto a destra.
Ignoranza
“Ignoriamoli“.
Non si capisce il Pd su Grillo
Grillo vuole la tessera del Pd e vuole partecipare alle primarie. Ottiene un primo rifiuto da molti grandi politici del Pd. Trova una sezione che invece lo tessera. Ma alcuni esponenti del Pd si appellano allo statuto per dire che non è valido. Ma perché tutto questo? (Faccio prevalentemente domande in questo post perché non sono certo un esperto lettore di questioni politiche). Grillo ha un grande seguito, ottenuto con una storia significativa. Attore, controinformatore, leader di movimento. Certo, è una storia durante la quale non ha risparmiato critiche a nessuno. Ma questo è il motivo per...
Come la tv odia internet: in Usa e in Italia
Un servizio della Abc News parla di “dipendenza da Facebook” con tanto di esperto preoccupato e di voce fuori campo che le spara grosse. Molto più professionale dell’analogo lavoro fatto da BV, qualche tempo fa (peraltro molto efficace verso il suo pubblico specifico)… Da rivedere il talk di BV, per un’analisi comparativa con il servizio di Abc. E per meditare. Anche alla luce delle notizie poi uscite sul premier (un anacronista potrebbe dire che il capo di BV abbia usato troppa internet da piccolo…).
Labirinti legislativi sull’informazione finanziaria
Roberto Ceredi, su lavoce.info, segnala e ricostruisce lo strano caso dell’obbligo delle società quotate di usare i giornali per diffondere informazioni importanti per il mercato. Si legge nel suo pezzo che le regole europee spingono nella direzione di definire internet come il luogo nel quale si danno queste informazioni, eliminando l’obbligo per le società quotate di comprare costosi spazi pubblicitari sui giornali finanziari. Ovviamente, gli editori non sono molto contenti. Il finale, a sorpresa, lascia presagire che gli editori avranno partita vinta.
L’importante è che non se ne parli
Un dibattitino laterale tra vari ministri e l’istituto di statistica, secondo un pezzo pubblicato su Repubblica, in merito ai dati sull’economia italiana. Le idee che circolano sarebbero queste: l’Istat registra i dati, ma se i dati sono negativi non dovrebbe dirlo troppo in giro. Del resto, per i soldi dipende dal governo. Non è incredibile. Visto che mentre i dati negativi si moltiplicano, le fonti dei dati vengono sistematicamente criticate dal governo (comprese Ocse e Confindustria). Del resto, a quanto pare, molti si adoperano per fare in modo che...
Ecchissene…
Tutti ne parlano. Ma il mistero è grande. Sarah Palin si è dimessa da governatore dell’Alaska. La mossa ha sorpreso gli elettori e il suo partito.
Commenti