Come si capisce quale di questi due (uno e due) comunicati stampa usciti online è quello vero e quale quello falso? Wsj dice il secondo. Jeff Jarvis dice il primo: “Wall St. Journal still hasn’t corrected its story () based on a spoof () How long?“
perplessità
Twitter: lo strano caso dei followers di 20 vip
Oggi alcuni account su Twitter hanno avuto un bell’avanzamento nel numero di followers. Circa 2000 in più. Il fatto interessa account di importanti personaggi e marchi (da Antonio Di Pietro a RaiNews24, da Renato Brunetta a Il Giornale, tanto per fare solo quattro esempi). Molti di loro sono addirittura tra gli utenti consigliati per la versione italiana di Twitter, anche se non è vero per tutti. Il fatto strano è che i loro nuovi followers accorsi in massa – forse appunto dopo l’apertura della versione italiana di Twitter – hanno caratteristiche un po’ strane...
Tesi su tecnologie della privacy
Una tesi di Sharen A. Bakke per studiare la percezione di invasione della privacy collegata alla tecnologia informatica. “this dissertation develops and validates an instrument that identifies and measures the extent to which information technology influences individuals’ IT-related privacy-invasive perceptions. This newly created IT-related privacy-invasive perceptions (PIP) scale is then used to predict behavioral intention toward using information technology.“ Altrove Mark Burdon pubblica uno studio sulla relazione tra servizi georeferenziati, mappe digitali e privacy...
Il senso della privacy e il valore dell’informazione
Eric Schmidt, il capo di Google, ha espresso la sua idea sulla privacy. E poiché Google è al centro di una quantità di polemiche relative alla privacy, la sua idea fa riflettere. Perché intorno al concetto di privacy (parola che evoca questioni noiose che non lo sono per niente), si giocano questioni decisive per la conformazione della rete sociale e il suo sviluppo equilibrato, per non dire pacifico e giusto. Dice Schmidt: “I think judgment matters. If you have something that you don’t want anyone to know, maybe you shouldn’t be doing it in the first place. If you really...
C’è del marcio in Danimarca
Se i dubbi amletici sulle scelte relative al futuro del clima saranno risolti con un accordo che favorisca soprattutto le nazioni oggi più sviluppate, e più inquinanti, sarà difficile convincere tutti dell’opportunità di agire congiuntamente.
Il Guardian ha pubblicato il draft di un accordo che va in quella direzione. E tutto il summit, a quanto pare, ne sta parlando. Il clima è pessimo.
Parole e riscontri
Nel polverone di reazioni alla testimonianza di Spatuzza, spicca l’idea che “senza riscontri le parole restano parole”. Poiché è chiaro che senza parole non si fanno i riscontri, con salto logico straordinario molti dicono che le parole non dovevano essere neppure pronunciate, o ascoltate. Repubblica.
Cip6 stato
Il famigerato Cip6, un sistema nato nel 1992 che doveva finanziare a spese dei consumatori lo sviluppo delle energie “rinnovabili” e che invece è andato a sostenere a suon di miliardi di euro le “assimilabili” (con enormi vantaggi per grandi impianti che di rinnovabile avevano molto poco), sta per finire. Ed è un bene. Il governo tentenna sull’energia, vuole il nucleare, taglia e poi taglia i tagli sulle rinnovabili. Ma, almeno, il Cip6 lo vuole togliere di mezzo.
Readings #9 – SCANDALI CLIMATICI
La storia è stata penosa. E non cessa di generare perplessità profonde. E’ venuto fuori che al Climatic Research Unit della University of East Anglia, gli scienziati che studiano il cambiamento climatico si sono scambiati per anni email nelle quali raccontavano di come stavano aggiustando la comunicazione dei dati sul clima per ottenere il massimo effetto sull’opinione pubblica. Su Wikileaks si possono scaricare decine di mega di mail dalle quali si evince che gli scienziati lavorano su una quantità di dati e dettagli enorme, ma che quando devono sintetizzare i risultati...
Come da copione
Per chi avesse pensato che il vocio sul coinvolgimento dei vertici del governo nel processo per i crimini mafiosi in corso a Firenze fosse più che altro un attacco di comunicazione preventiva, teleguidato da un’accorta gestione dei messaggi mediatici, Libero offre una conferma. Citando addirittura l’esistenza di un “copione“. Del resto, la dimostrazione che la fiction è da qualcuno considerata più importante della realtà viene dalle dichiarazioni secondo le quali a meritare le maggiori critiche in tema di mafia sono proprio coloro che hanno scritto il copione della...
Pubblici misteri su YouTube
I pubblici ministeri che hanno preso posizione sul tema della rimozione di un video offensivo contro i disabili hanno scelto un argomento inequivocabilmente sensibile per l’opinione pubblica. Ma non hanno definito pienamente il problema. E poiché Ninja chiede un’opinione, ci si può tornare. Il video è offensivo? Lo può stabilire soltanto un giudice. Qualcuno lo ha pubblicato usando le funzioni di una piattaforma. I gestori della piattaforma lo rimuovono se glielo chiede qualcuno che ha l’autorità per giudicare illegale quel video. Non intervengono a giudicare il contenuto, a...
Commenti