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Enrico Giovannini – Il senso della conoscenza pubblica

Dal 4 agosto del 2008, Enrico Giovannini è presidente dell’Istat. Dice: «Ero a Parigi, a fare il lavoro più bello che possa desiderare. Ma sono tornato in Italia per l’Istat: vuol dire che credo all’Italia…». Incontrare Giovannini è un piacere per chiunque abbia a cuore il senso della repubblica, di ciò che abbiamo in comune come cittadini, compresa la conoscenza. La sua Istat si è certamente rivitalizzata in termini di ricerca statistica, organizzazione interna, contributo ai media, accessibilità dei dati e innovatività delle iniziative. Il censimento online, 8...

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Studenti Iulm2012 su Twitter

Ecco una lista di twitt dei ragazzi iscritti al corso “Information technology e nuove piattaforme culturali” allo Iulm. Il corso è cominciato ieri.

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Linkedin: il testimonial sei tu

Sollecitati da un pezzo di Attitudo, possiamo andare a dare un’occhiata alle impostazioni di Linkedin, per vedere se davvero usano l’immagine degli utenti come se fossero testimonial di pubblicità. E in effetti nelle impostazioni dell’account Linkedin chiede se sei d’accordo a essere trattato come un testimonial. Il default è che sei d’accordo. Se non lo sei devi deselezionare l’autorizzazione e salvare la nuova impostazione. Ecco la richiesta di Linkedin: LinkedIn may sometimes pair an advertiser’s message with social content from LinkedIn’s...

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Conversazione sul metodo: Wikipedia, scienza e documentazione

Wikipedia è una minaccia per il metodo scientifico, sosteneva qualche giorno fa Alessio Di Domizio su Appunti Digitali. Non lo è, rispondeva Maurizio Codogno nelle sue Notiziole. Lo scambio era partito da un pezzo di Stacy Schiff sul New Yorker. Ci saranno sicuramente altri approfondimenti in materia. Gli argomenti passano accanto alle infinite riflessioni dell’ermeneutica e dell’epistemologia. Non siamo vicini a una conclusione della conversazione, anche perché il fenomeno è in piena evoluzione. Ma un problema, ricorrente, si va chiarendo e riguarda come arrivare alla...

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Agenda digitale, pagina uno

Oggi anche l’agenda digitale è entrata ufficialmente nelle priorità del governo italiano (LaStampa). Reazioni come sempre contrastanti. C’è già chi dice che l’istituzione di una cabina di regia è troppo poco. E c’è chi dice che è troppo, almeno se c’è il rischio che poi non se ne faccia nulla. Ma il fatto è che ora abbiamo un governo con un’agenda digitale. Il compito storico di questo governo è prendere misure fatte come dei binari sui quali viaggeranno anche i prossimi governi. L’agenda digitale è una roadmap, un impegno. Il punto è tradurla in...

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Quando i governi intervengono per rimuovere cose dal web

Finora è andata così, mi pare. In Occidente, la battaglia legislativa per il controllo di quello che si pubblica in rete vive di un lavorio vagamente clandestino dei politici sensibili alle richieste delle lobby più attive in questo settore, che però prima o poi si traduce in proposte di legge ed emendamenti delle quali quasi sempre qualcuno si accorge prima che vengano approvate: questi dà l’allarme e genera una fiammata di attenzione nella rete fino a che le proposte sono accantonate o ridimensionate. E il processo ricomincia. (dopo Sopa, Pipa, Fava, ora si parla di Acta). Ma nello...

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I pagamenti rapidi accelerano la crescita

Tra le misure importanti che il governo dichiara di voler rilasciare in tempi rapidi c’è il recepimento della direttiva europea che impone il pagamento delle fatture entro 2 mesi. (Sole) Per le piccole imprese italiane è una grandissima boccata d’ossigeno. Ora fanno da banca allo stato e alle grandi imprese. In futuro, stato e grandi imprese non potranno imporre la loro forza contrattuale per dilazionare i pagamenti dovuti. E per le piccole imprese significa un aumento della crescita potenziale: ora in molti casi non si possono permettere di fare ulteriore fatturato perché non...

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Applausi e commenti per Mafe

Meritatissimi applausi della rete italiana per l’articolo di Mafe. La bellezza delle parole li rende più condivisibili. Come la poesia non si critica tanto quanto si sente, così queste 12 tesi di Mafe non hanno bisogno di veri e propri commenti. Casomai fanno venire voglia di seguire un pensiero laterale. Un ramo dal quale può partire un pensiero laterale è l’ottavo: “In quanto abilitatore e non causa del cambiamento, i media digitali in quanto tali non sono belli o brutti, giusti o sbagliati, utili o pericolosi. Il tecnodeterminismo (di qualunque segno) è solo un escamotage...

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Bello, buono, vero… Edge: l’eleganza della spiegazione

Se è più bello è più vero? Probabilmente non è così. Anche se per dirlo occorre ripercorrere montagne di pensieri. Ma una spiegazione può essere elegante, profonda, bella: e quando la si incontra è un piacere. E’ da qui che parte la domanda annuale di Edge. Il gruppo di intellettuali guidato da John Brockman, che esplora la conoscenza con la libertà di chi non si chiude nelle specializzazioni disciplinari tradizionali, ha trovato ancora una volta una questione affascinante sulla quale esercitare la meravigliosa disponibilità a partecipare dei suoi collaboratori. L’ha suggerita...

Luca De Biase

Knowledge and happiness economy Media and information ecology

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